Fogli d’immenso silenzio: la recensione
Last Updated on 10/04/2019
“Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”. Esiste un tempo tra il rumore e il silenzio. Esiste un rumore nel silenzio che spesso fa tremare più dell’incessante caos nelle orecchie. È il rumore dell’attesa e il rumore dei pensieri, dei ricordi, dell’amore, perché ogni cosa possiede nella sua essenza i poli opposti di questo fragile equilibrio che è la vita.
Ci viene raccontata una storia che troverà spazio nei ricordi di un ormai vecchio, ma ancora giovane nei sentimenti, ex soldato. Immagini raccontate e guidate da inchiostro su fogli che raccontano un immenso silenzio. È la storia di giovani uomini costretti da esigenze, da ideali, dalla vita stessa a combattere una guerra che come tutte le guerre resterà immortale nei libri di scuola come un’astratta fantasia che non riguarda la vita, ma personaggi quasi inventati.
“UNA VICENDA, NON UNO SPETTACOLO”- Ed è proprio questa la meraviglia di Fogli di Immenso Silenzio: una storia, una vicenda, non uno spettacolo, che ci racconta l’essere umano nella sua fragilità, nella sua forza, in momenti indescrivibili. Ci accompagnano le note e i testi delle canzoni scritte da Davide Tamburrino, autore delle musiche, e di Antonio Tocco, per i testi. Una musica che tiene stretto a sé un testo che non sa di simbolica visione dei fatti, ma di una dura, passata ma reale vita.
I momenti più salienti della trincea, in cui Ungaretti vive i giorni cruciali di una guerra da lui volontariamente combattuta, ci vengono descritti con la cruda realtà di fatti e parole. Non ci sono filtri, non ci sono scuse. Emerge il tanfo proveniente dal fango a cui si mescola il dolore e la paura. Emerge la speranza da quell’olezzo, la speranza di poter tornare a casa e continuare ad amare. Riecheggia da lontano il coraggio dell’attesa di chi aspetta un ritorno.

“OGNI EMOZIONE E’ REALE”- Ed è in questi fogli di immenso silenzio che si ode il rumore sordo della guerra. Antonio Nobili, regista e drammaturgo di questa storia, ci regala il piacere intenso e malinconico, di un testo scritto non solo per compiacere, ma per far riflettere e comprendere. Una regia ben delineata nei momenti di vita in trincea che lascia però poco spazio scenico, palesemente diviso in tre parti, ai flash e agli “a parte”.
I personaggi maschili sono ben delineati nei caratteri e negli umori, più che quelli femminili ai quali è lasciato non troppo spazio. In tutti, ogni emozione è semplicemente reale. Spiccano per talento interpretativo Marco d’Angelo e Daniel De Rossi. Doti vocali interessanti da parte degli interpreti sia maschili che femminili, tra le quali emerge Antonio Tocco anche autore delle liriche. Si chiude il sipario su una vicenda umana che proprio in un momento storico come questo ci chiede di riflettere.
“Non sono mai stato tanto attaccato alla vita” scrive lo stesso Ungaretti. Ed è con questa riflessione che rivolgo un plauso alla Young Theatre giovane realtà teatrale alla quale auguriamo meritatissimi successi e un ringraziamento per una speranza futura scritta su Fogli di Immenso Silenzio che faranno tanto, tantissimo rumore.
INFO – Fogli D’Immenso Silenzio, di Antonio Nobili, con canzoni originali di Antonio Tocco e Davide Tamburrino. Genere: Storico – Musicale | Durata: 1h 15m circa | Lingua: Italiano. Adatto alle scuole medie inferiori e medie superiori. Con la partecipazione di Alessio Chiodini. Andato in scena a Tivoli, Teatro Giuseppetti, il 3 dicembre 2015, e a Roma, Teatro Orione, l’11 dicembre 2015.
PER TUTTI GLI AGGIORNAMENTI, SEGUI LA PAGINA FACEBOOK (link qui) DI UOZZART
Leggi anche:
- Sister Act il musical: la nostra recensione
- LunEur: le novità, le date e la mappa dello storico parco divertimenti
- Caillard e Persani, gli artisti che rivestono le statue
- “Monologhi dell’Atomica”: la nostra recensione
- “Dante era un templare”: un nuovo mistero avvolge la Divina Commedia
Siciliana, anno 1984 . Ho sempre fatto qualcosa inerente l’arte. Danza fino a 20 anni per poi innamorarmi del canto e della recitazione. Ho frequentato l’istituto d’arte della mia città, diventando decoratrice pittorica. Mi specializzo nelle arti performative frequentando una scuola di musical, un’accademia di recitazione. Infine conseguo la laurea alla Sapienza, sempre in teatro. Attualmente sono un’attrice, cantante e regista teatrale; ma non si sa mai! Non si smette mai di imparare, mai.
5 Comments »