Piazza di Pietra: l’incontro tra Italia e Francia tra note e poesia
Una sala gremita raccolta in un silenzio surreale, attorno ai dolci versi di Aurélia Lassaque e Zingonia Zingone, poetesse d’eccezione, per una serata all’insegna dell’arte in tutte le sue forme. Si à svolta ieri sera, presso la Galleria 28 Piazza di Pietra, vicino al Tempio di Adriano, la serata “Connivences”, con il patrocinio di Institut Francais Centre Saint-Louis, ospitata dal direttore della galleria Francesca Anfosso.
Il termine “connivence” ha un duplice rimando: in francese richiama la complicità intellettuale e morale che va oltre le barriere del giudizio sull’altro, ma, soprattutto, “Connivences” è il nome della nuova collana di libri d’artista di Éditions de la Margeride, nuovo spazio d’incontro tra autori provenienti da orizzonti diversi, portatori di prosa o poesia, e di opere grafiche e/o pittoriche, che è stata presentata per l’occasione.
MUSICA E POESIA – La serata ha riunito nella galleria d’arte contemporanea non solo la poesia delle due autrici, ma anche i preziosi libri d’artista dipinti a mano da Robert Lobet e l’incantevole voce di Pilar, guidata dai musicisti Andrea Colella, al contrabbasso, e Antonio Ragosta, alla chitarra. La serata è proseguita, tra un brindisi e un altro, con la proiezione della video-poesia Solstici (2015): un’opera video folgorante su una poesia dedicata ai riti del solstizio d’estate che unisce testo e voce di Aurélia Lassaque alle fotografie e video realizzati dall’artista Gaël Bonnefon su musica originale di Jodël Grasset-Saruwatari.
“I componimenti di questo libro – spiega Zingonia – risalgono a circa quattro anni fa quando per due mesi ho sentito dentro di me come una presenza insistente del francese. Versi che mi assalivano all’improvviso, che chiedevano di essere trascritti con urgenza. Mi piaceva la loro musicalità e la loro coerenza; sembrava una specie di dettato rivolto a tracciare il cammino ideale dell’amore che parte dal silenzio,va verso l’uomo, ricerca nuovamente il silenzio per culminare in una dimensione mistica.
LA MOSTRA – La serata è stata un’occasione per riscoprire i dipinti della mostra “Michelangelo Antonioni Pittore”, visitabile sino al 29 febbraio. L’esposizione, curata dalla moglie del Maestro Enrica Antonioni e da Francesca Anfosso, espone e offre in vendita i quadri di Michelangelo Antonioni (Ferrara, 1912 – Roma, 2007), premio Oscar alla carriera oltre che vincitore di tutti i principali premi della cinematografia internazionale. Le opere in mostra, tutte acrilico su tela o su cartoncino telato, di natura astratta e di diverse dimensioni, raccontano l’ultima fase della vita di Antonioni, quella in cui si è dedicato con passione ed entusiasmo ad un’arte diversa da quella che lo aveva portato ai massimi livelli di prestigio internazionale.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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