Il manga X 1999 compie 30 anni, capolavoro incompiuto delle Clamp
Primo esempio di fumetto giapponese che fonde i filoni shōnen e shōjo, la pubblicazione di X 1999 è stata interrotta nel 2003. La casa editrice Kadokawa Shoten decise infatti di non pubblicare il finale dell’opera, considerato troppo violento…
Compie 30 anni X 1999 (X?) , manga scritto e disegnato dal gruppo di autrici CLAMP a partire dal 1992, un piccolo capolavoro rimasto purtroppo incompiuto. Primo esempio di fumetto giapponese che fonde i filoni shōnen e shōjo, l’opera presenta caratteristiche tipiche dei fumetti a target maschile come elementi fantasy, combattimenti e poteri sovrannaturali, con altre di quelli più femminili, quali attenta estetica, focus interiori, approfondimento psicologico e relazionale.
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La trama di X 1999
Kamui Shiro torna a Tokyo dopo 6 lunghi anni, in cui si è allontanato anche dai suoi cari amici Fuuma e Kotori. Essendo in possesso di incredibili poteri, viene notato da due schieramenti di persone destinate a combattere, una per la distruzione e la conseguente rinascita del genere umano, considerato una piaga per il mondo stesso (Draghi della Terra), e l’altra per la conservazione della specie e per un salvifico apporto della tecnologia (Draghi del Cielo). Kamui sarà costretto a prendere la decisione dalla quale dipende il destino della Terra, anche se in realtà vorrebbe solo proteggere i suoi amici. La scelta da prendere sarà particolarmente ardua quando…
La linea grafica dei tankōbon
Finora sono usciti 18 tankōbon del fumetto sia in Giappone sia in Italia; complessivamente ha venduto 12 milioni di copie. In Giappone, tutti i volumi del fumetto sono usciti il giorno 17 del mese. La copertina di ogni tankōbon è molto semplice: è priva di immagini e, su fondo nero, vi sono riportati il titolo dell’opera, il nome delle autrici ed il numero del volume. Il retro mostra invece un’illustrazione di un personaggio in perfetto stile tarocco.
La sospensione del manga
La serie è stata interrotta nel 2003, dopo la pubblicazione dei primi 18 volumi e cinque capitoli del fumetto e del primo tomo del volume di illustrazioni. Ciò è dovuto alla decisione della casa editrice Kadokawa Shoten di non pubblicare il finale dell’opera, considerato troppo violento o comunque inadatto al target della rivista di fumetti fantasy Asuka, su cui X viene serializzato. Gli ultimi cinque capitoli del fumetto pubblicati finora sono apparsi solo sulla rivista Asuka e non sono ancora stati raccolti in volume, perché ognuno comprende otto capitoli.
Le ragioni per cui il finale non è mai stato pubblicato
L’atteggiamento della Kadokawa è probabilmente dovuto a diverse ragioni. Nel 1997 a casa di Sakakibara Seito, considerato il più efferato serial killer nella storia del Giappone moderno, venne trovata l’intera serie dei tankōbon di X. Successivamente, il Giappone venne colpito da alcune catastrofi naturali quali terremoti e tsunami, che spinsero molti lettori a scrivere lettere alle CLAMP manifestanti disagio davanti ad alcune scene di distruzione. Le autrici, in accordo con la casa editrice Kadokawa, decisero pertanto di sospendere il manga a tempo indeterminato.
I riferimenti religiosi di X 1999
Nel manga ci sono molti riferimenti all’Apocalisse di San Giovanni Evangelista. I 7 Sigilli sono appunto i sigilli del Libro ed i 7 Angeli sono gli angeli che annunciano il Giudizio Universale. Nelle illustrazioni compaiono molti simboli religiosi: cristiani, ebraici e shintoisti. Il fumetto presenta continui rimandi grafici ai simboli ermetici, esoterici e legati alla Cabala ebraica.
Gli anime e l’OAV
Dal manga sono stati tratti un film d’animazione, un OAV, una serie anime e due videogiochi. È noto nel fandom otaku anche con il titolo X/1999 usato per la pubblicazione statunitense.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
