Epifania, la storia della Befana e il suo incontro con i Re Magi
Nel cristianesimo occidentale, la festa dell’Epifania commemora principalmente la visita dei Magi a Bambin Gesù. Però il termine epifania è presente anche nell’Islam, e rimanda alla fine dei tempi…

La storia della befana discende da tradizioni magiche precristiane. Il termine “Befana” deriva dal greco “Epifania”, ovvero “apparizione” o “manifestazione” ed è nota anche come Teofania nelle tradizioni cristiane orientali. La festa celebra infatti la rivelazione (teofania, per l’appunto) di Dio incarnato come Gesù Cristo. Però il termine epifania è presente anche nell’Islam, dove indica la comparsa alla fine dei tempi di persone chiamate da Allah a mettere fine alle ingiustizie umane.
L’Epifania nel cristianesimo
Nel cristianesimo occidentale, la festa commemora principalmente (ma non esclusivamente) la visita dei Magi a Bambin Gesù, e quindi la manifestazione fisica di Gesù Cristo ai Gentili. A volte è chiamata il Giorno dei Re Magi e in alcune tradizioni viene celebrata come “Piccolo Natale”. Nelle chiese orientali l’evento celebrato è il battesimo di Gesù, momento in cui Gesù adulto viene manifestato come Figlio di Dio dalla voce del Padre e dalla colomba dello Spirito Santo.
La leggenda che lega i Re Magi alla Befana
La leggenda narra che in una freddissima notte d’inverno Baldassare, Gasparre e Melchiorre, nel loro lungo viaggio per arrivare a Betlemme, chiesero informazioni ad una vecchietta che indicò loro il cammino. I Re Magi, allora, invitarono la donna ad unirsi a loro, ma, nonostante le insistenze la vecchina rifiutò. Una volta che i Re Magi se ne furono andati se ne pentì; preparò quindi un sacco pieno di dolci e si mise a cercarli. Non trovandoli più, iniziò a bussare ad ogni porta, regalando ad ogni bambino dei dolcetti, nella speranza che uno di loro fosse proprio Gesù Bambino.
Curiosità
La data della festa è il 6 gennaio per le Chiese che seguono il calendario gregoriano, ma il 19 per quelle che adottano il calendario giuliano. Originariamente la Befana era simbolo dell’anno appena passato, un anno ormai vecchio proprio come lo è la Befana stessa. I doni che la vecchietta portava, erano dei simboli di buon auspicio per l’anno che sarebbe iniziato.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.