La Prova del Cuoco ft. Masterchef: il cooking show che mixa beauty e fashion
Last Updated on 04/04/2019
Due squadre, cinque professionisti cadauna, un solo obiettivo: divertirsi (magari vincendo). Un team building firmato Ci.Effe. Consulting, quello dello scorso lunedì 27 novembre, che si è trasformato in un team cooking. Per poi diventare un cooking show. Per poi diventare una fusion tra “Prova del Cuoco” e “Masterchef”. Dove specialisti dei settori Beauty, Food e Fashion si incontrano/scontrano tra loro creando ricette, accostamenti e colori gastronomici.
Si è svolto presso l’agriturismo Corte In Fiore, ad Ardea, a conclusione di una due giorni di formazione e di preparazione, con un presidente di giuria di eccezione, Daniele Reponi, oste modenese esperto in “panini gourmet” e ospite fisso alla Prova del Cuoco di Rai 1, la trasmissione di successo condotta da Antonella Clerici. In giuria anche la blogger Federica Cimetti, l’organizzatrice di eventi Sonia Rondini, il giornalista Salvo Cagnazzo.
Tre prove a tempo, due in gruppo, l’altra singola in staffetta. Tutte cronometrate e ben incitate. Tre piatti da realizzare, circa 20 minuti di tempo per ricetta, ognuna inventata e realizzata da loro, con una serie di ingredienti messi a disposizione dall’organizzazione. Un antipasto, un primo, un dessert. La giuria e tutto il team di Ci.Effe. Consulting ha ammirato le gesta dei fantastici 10, che si sono divertiti e che hanno divertito. I piatti sono stati assaggiati, commentati e giudicati dalla giuria, che ha messo il voto anche agli aspetti più umani della competizione.
Nel corso della mattinata formativa trascorsa tra i fornelli, sotto la guida sapiente dello Chef e della Trainer Maria Lulia Carnesi, le tecniche della cucina si sono infatti intrecciate a quelle della crescita: divisi in due squadre, i corsisti hanno dovuto lavorare fianco a fianco per affrontare tutte le prove necessarie. E per costruire così un Team perfetto.
E per una volta, a vincere sono stati tutti, a prescindere dal risultato finale della gara (che comunque ha premiato la squadra Blu). Che è stata vinta, ad ogni modo, perché ognuno potrà portare con sé un nuovo spirito. Da applicare nella propria professione e, perché no, nella loro vita privata. Per crescere, insomma, dentro e fuori.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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