Cinema, abolita definitivamente la censura cinematografica
L’Italia dice addio alla censura cinematografica. Un intervento ai sensi della Legge Cinema che introduce il sistema di classificazione. Non è più previsto il divieto assoluto di uscita in sala né di uscita condizionata a tagli o modifiche…

“Abolita la censura cinematografica, definitivamente superato quel sistema di controlli e interventi che consentiva ancora allo Stato di intervenire sulla libertà degli artisti”. Sono le parole del Ministro della cultura, Dario Franceschini che ha firmato il decreto che istituisce la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche presso la Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura con il compito di verificare la corretta classificazione delle opere cinematografiche da parte degli operatori.
Non è più previsto il divieto assoluto di uscita in sala né di uscita condizionata a tagli o modifiche
Un intervento ai sensi della Legge Cinema che introduce il sistema di classificazione e supera definitivamente la possibilità di censurare le opere cinematografiche: non è più previsto il divieto assoluto di uscita in sala né di uscita condizionata a tagli o modifiche. La Commissione è presieduta dal Presidente emerito del Consiglio di Stato, Alessandro Pajno. La compongono quarantanove membri che sono stati scelti tra esperti di comprovata professionalità e competenza nel settore cinematografico e negli aspetti pedagogico-educativi connessi alla tutela dei minori o nella comunicazione sociale. A designarli anche le associazioni dei genitori e le associazioni per la protezione degli animali.
Tutti i film e i materiali censurati in mostra permanente
Su http://www.cinecensura.com è attiva la mostra permanente promossa dalla Direzione Generale Cinema del Ministero della cultura. Realizzata dalla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia e dalla Cineteca Nazionale, raccoglie i materiali relativi a 300 lungometraggi e a 80 cinegiornali. Ma anche 100 tra pubblicità e cortometraggi, 28 manifesti censurati e filmati di tagli.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.