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I dieci intramontabili tormentoni estivi italiani degli anni Ottanta

Scopriamo i dieci tormentoni estivi italiani degli anni Ottanta, uno per ogni anno. Da Luna di Gianni Togni a La mia moto di Jovanotti, passando per Un’estate al mare di Giuni Russo e Easy Lady di Spagna…

Scopriamo i dieci tormentoni estivi italiani degli anni Ottanta, uno per ogni anno. Da Luna di Gianni Togni a La mia moto di Jovanotti, passando per Un’estate al mare di Giuni Russo e Easy Lady di Spagna…

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Luna – Gianni Togni – 1980

Era il 1980 quando il cantautore italiano Gianni Togni cantò e pubblico Luna, che raggiunse la prima posizione in hit parade durante l’estate, risultando il quarto singolo più venduto del 1980.

Una curiosità Luna era inizialmente nata con il titolo di Anna. Poco prima di incidere il pezzo, di fronte all’alba di una mattina milanese ancora illuminata dalla luna, Gianni Togni ebbe l’intuizione finale.

Gioca jouer – Claudio Cecchetto – 1981

Nell’estate del 1981 a impazzare era il Gioca jouer, 45 giri interpretato dal disc jockey italiano Claudio Cecchetto, autore del testo, con la musica scritta da Claudio Simonetti. Il brano, che è stato anche la sigla del Festival di Sanremo 1981, arriva al n.1 della Hit Parade, con oltre 500mila copie vendute.

Una curiosità – Viene pubblicato anche in Argentina, dove arriva, con la versione in spagnolo, al n.1 della classifica di vendite. Poi in Inghilterra dai Black Lace con il titolo Superman., poi nell’ottobre 1983 entra nella Top Ten dei singoli del Regno Unito.

Un’estate al mare – Giuni Russo – 1982

Un’estate al mare è un brano musicale scritto nel 1982 da Franco Battiato per il testo e da Battiato e Giusto Pio per la musica, ed inciso da Giuni Russo. Ad oggi è la canzone estiva più riproposta ogni stagione alla radio. Entrò in classifica il 7 agosto 1982 per restarci fino al 20 novembre dello stesso anno.

Una curiosità – Il testo parla di una prostituta (“nelle sere quando c’era freddo si bruciavano le gomme di automobili…”) che sogna una vacanza al mare e una pausa dalle difficoltà della sua vita. In due parti del brano, inoltre, è Franco Battiato stesso a cantare come seconda voce.

Vamos a la playa – Righeira – 1983

Era la primavera del 1983 quando suonava un altro grande immortale estivo. Dietro al ritmo scanzonato di “Vamos a la playa” dei Righeira si cela uno scenario apocalittico, in parte mascherato dal testo in lingua spagnola, ma poco esplicito anche nelle parole della versione italiana. Nell’epoca della fobia nucleare, il tema trattato rispecchiava in qualche modo una certa paura per l’immediato futuro del pianeta e quindi dell’umanità intera, fino a immaginare che questo sia realmente accaduto (“la bomba esplose” recita il testo al passato, seguito da altre frasi al presente).

Una curiosità – Ah, anche l’altro grande successo di quell’estate, Tropicana del Gruppo Italiano, dipingeva uno scenario apocalittico.

Fotoromanza – Gianna Nannini – 1984

Con Fotoromanza, incluso nell’album Puzzle, pubblicato nella primavera del 1984, Gianna Nannini vinse il Festivalbar in quello stesso anno e raggiunse la vetta della classifica italiana diventando uno dei singoli più venduti dell’anno e la quarta posizione in Svizzera.

Una curiosità – La Nannini definì questo exploit come un “successo involontario”, che di fatto le spalancò le porte a una lunga serie di fortunati album e tournée. Il videoclip che ne fu tratto fu diretto dal grande regista Michelangelo Antonioni, il quale rappresenta in chiave didascalica i versi della canzone.

L’estate sta finendo – Righeira – 1985

L’estate sta finendo/Prima dell’estate è l’altro famosissimo singolo dei Righeira, pubblicato nel maggio 1985. Il testo parla della sensazione di malinconia che provoca la fine dell’estate. Vengono così descritte le tipiche scene di questo periodo, con la consapevolezza che un altro anno sta per finire.

Una curiosità – Il protagonista della canzone dice inoltre che, con la fine della bella stagione, a mancargli di più è la donna che ama, ora accompagnata da un altro. E definisce la coppia composta da lui e questa donna “due satelliti in orbita sul mar”.

Easy Lady – Spagna – 1986

Easy Lady segna il debutto ufficiale della cantante Spagna, che anticipa l’album Dedicated to the Moon (1987). La canzone ha venduto complessivamente oltre 2 milioni di copie e raggiunge i primi posti in diverse classifiche europee.

Una curiosità – Spagna partecipa al Festivalbar di quell’anno, dove vince il Discoverde ma non il premio principale. Ma se lo aggiudicherà l’anno successivo con la meno nota Dance Dance Dance.

Boys – Sabrina Salerno – 1987

Il suo sottotitolo è Summertime Love, ma molti la conoscono universalmente come Boys. Se non proprio Boys Boys Boys. Il brano di Sabrina Salerno, terzo estratto dal suo omonimo album di debutto Sabrina, fu il suo primo singolo ad essere pubblicato nel Regno Unito. Ma riscosse successo anche in diverse altre nazioni.

Una curiosità – Il singolo è stato pubblicizzato con un video musicale, registrato al Florida Hotel di Jesolo, che vede la cantante fare il bagno in una piscina. In un momento il bikini, che di suo lasciava poco all’immaginazione, cede un po’. E’ stato il primo video musicale ad essere censurato nel Regno Unito.

Alzati la gonna – Steve Rogers Band – 1988

Alzati la gonna è il secondo album solista della Steve Rogers Band, il primo senza il contributo di Vasco Rossi, pubblicato nel 1988. Con questo singolo vincono numerosi premi a livello nazionale, come un Telegatto quale “Migliore gruppo dell’anno”. L’album vende circa 100 mila copie.

Una curiosità – Esiste anche una versione inglese del brano, dal nome di Isn’t it be good.

La mia moto – Jovanotti – 1989

La mia moto è uno dei primi grandi successi di Jovanotti, terzo estratto dall’omonimo album del 1989, scritta dal cantante stesso assieme a Claudio Cecchetto e Luca Cersosimo.

Una curiosità – Il videoclip vede la partecipazione di Rosita Celentano, all’epoca fidanzata con lo stesso Jovanotti, e Francesco Salvi.

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