“Elvis”, l’epico film di Baz Luhrmann su The King con Butler e Hanks
Dalla Warner Bros. Pictures e dal visionario regista candidato all’Oscar Baz Luhrmann, arriva il 22 giugno nelle sale italiane “Elvis”, film che esplora la vita e la musica di Elvis Presley. Protagonisti, Austin Butler e il premio Oscar Tom Hanks

Dalla Warner Bros. Pictures e dal visionario regista candidato all’Oscar Baz Luhrmann, arriva dal 22 giugno nelle sale italiane Elvis, film che esplora la vita e la musica di Elvis Presley. Protagonisti dell’imperdibile pellicola, Austin Butler e il premio Oscar Tom Hanks. Durata: 2h 39m.
La trama del film
Rivisitata in chiave cinematografica, la storia di Elvis (Butler) è vista attraverso il prisma della complicata relazione con l’enigmatico manager, il colonnello Tom Parker (Hanks). Il film, come raccontato da Parker, approfondisce le complesse dinamiche tra i due nell’arco temporale di 20 anni dagli esordi alla fama di Presley, che raggiunse un livello di celebrità senza precedenti sullo sfondo di un panorama culturale in evoluzione che segna la perdita dell’innocenza in America. Al centro di questo viaggio, una delle persone più significative e influenti nella vita di Elvis, Priscilla Presley (Olivia DeJonge).
Il cast di Elvis
Recitano al fianco di Butler e Hanks, la pluripremiata attrice teatrale Helen Thomson (“Top of the Lake: China Girl”, “Rake”) nei panni della madre di Elvis, Gladys; Richard Roxburgh (“Moulin Rouge!”, “Breath”, “La battaglia di Hacksaw Ridge”) in quelli del padre di Elvis, Vernon; mentre Olivia DeJonge (“The Visit,” “Stray Dolls”) interpreta Priscilla. Luke Bracey (“La battaglia di Hacksaw Ridge”, “Point Break”) interpreta Jerry Schilling; Natasha Bassett (“Ave, Cesare!”) interpreta Dixie Locke; David Wenham (“Il Signore degli Anelli” la trilogia; “Lion – La strada verso casa”, “300”) è Hank Snow; Kelvin Harrison Jr. (“Il processo ai Chicago 7”, “L’assistente della star”) interpreta B.B. King; Xavier Samuel (“Two Mothers”, “Amore e inganni”, “The Twilight Saga: Eclipse”) interpreta Scotty Moore, e Kodi Smit-McPhee (“Il potere del cane”) interpreta Jimmie Rodgers Snow.
Completano il cast Dacre Montgomery (“Stranger Things”, “La galleria dei cuori infranti”) nei panni del regista televisivo Steve Binder, al fianco degli attori australiani Leon Ford (“Gallipoli”, “The Pacific”) nei panni di Tom Diskin, Kate Mulvany (“Il Grande Gatsby”, “Hunters”) in quelli di Marion Keisker, Gareth Davies (“Peter Rabbit,” “Hunters”) come Bones Howe; Charles Grounds (“Crazy & Rich”, “Camp”) come Billy Smith; Josh McConville (“Fantasy Island”) è Sam Phillips, e Adam Dunn (“Home and away”) è nel ruolo di Bill Black.
La storia del colonnello Tom Parker
“Sebbene il film si chiami ‘Elvis’, è anche la storia del colonnello Tom Parker, o almeno, il suo racconto. Lui è la nostra porta d’ingresso, il nostro narratore anche se non sempre affidabile”, afferma lo sceneggiatore/regista/produttore Baz Luhrmann, la cui vasta ricerca sull’iconico Elvis gli ha permesso di scoprire come la strana collaborazione tra i due faccia comprendere il successo pubblico e le lotte personali dell’artista. “Come spesso dico, il colonnello Tom Parker non è mai stato un colonnello, né si chiamava Tom o Parker, ma è comunque un personaggio affascinante. Era un imbonitore in cerca di un artista che infuocasse il palco”.
“Se Elvis Presley è ancora oggi famoso in tutto il mondo, gran parte del merito va al colonnello Tom Parker”, afferma Tom Hanks. “Promuoveva artisti del calibro di Eddie Arnold, Hank Snow e Jimmie Rodgers Snow, e ha subito colto l’effetto che questo ragazzo di Tupelo aveva sul pubblico e, principalmente, sulle donne. Elvis non ha mai avuto nessun altro manager … promotore, direi, più che manager”.
Le location del film
Le riprese principali di “Elvis” si sono svolte nel Queensland, in Australia, con il sostegno del governo del Queensland, di Screen Queensland, e del programma Producer Offset del governo australiano. Per riportare il pubblico indietro nel tempo nella vita di Elvis, le scenografe Catherine Martin e Karen Murphy si sono concentrate sulla fusione di riferimenti storici con l’incredibile narrazione visiva di Luhrmann. Con l’eccezione di alcune location, tutto è stato realizzato sugli enormi teatri di posa e sul backlot dei Village Roadshow Studios, nella Gold Coast australiana.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.