La Videoarte di The Lack in prima tv su Sky Arte HD alle ore 22:50
Last Updated on 25/11/2014
Andrà in onda questa sera su Sky Arte HD, alle ore 22:50 (ma anche martedì 25 alle ore 23:15), in prima visione, The Lack, frutto del connubio tra la video-arte dei Masbedo e il linguaggio cinematografico. Il film, proiettato alla 71ma Mostra del Cinema di Venezia, porta in scena il vissuto di sei personaggi femminili, immersi in una natura sublime e primitiva, che affrontano un viaggio nella loro interiorità vivendo il distacco, l’abbandono e riscoprendo il coraggio di ricomporre i pezzi della propria vita per colmarne il senso di vuoto.
Il film è stato presentato a:
– Giornate degli Autori Venice Days, Mostra del Cinema di Venezia 2014
– RIFF – Reykjavík International Film Festival / New Visions
– CPX:DOX – Copenhagen Documentary Film Festival / New Vision Award
The Lack è stato incluso nella selezione di :
– MITTELCINEMAFEST 2014 Budapest
– MITTELCINEMAFEST 2014 Bratislava
– Mostra del Cinema Italia de Barcellona
– Appuntamento con il cinema italiano – Istanbul 2014
Il film dopo essere stato presentato a Roma e a Milano nell’ambito della rassegna I film di Venezia e Locarno e al Museo del Cinema di Torino, sarà proiettato giovedì 18 dicembre 2014 al PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea Milano e nel gennaio 2015 al MAMbo – Art City Bologna.
SINOSSI – The Lack, quattro variazioni sul tema la “mancanza”, è un film rappresentato da sei personaggi femminili. Ognuna di queste donne è immersa in una propria natura silenziosa e primitiva. Non ci sono comparse, nessuno accompagna la solitudine di queste donne. Eve affronta il dolore dell’abbandono. L’ossessione d’amore lascia spazio a una ribellione in cui il gesto violento trova la sua capacità di rinascita in una natura sublime, bellissima e matrigna. Nella seconda storia, il viaggio reale e onirico di Xiù, culmina nel momento in cui riporta con fatica e coraggio un faro proiettore nell’isola disabitata che un tempo fu testimone di una famosa sparizione cinematografica.
La terza storia si svolge in una terra lunare, un paesaggio immerso in scenari apocalittici, nel quale convivono centrali geotermiche e territori arcaici. Due donne affrontano il sentimento difficile e necessario del distacco, compiendo il passaggio da uno stato conosciuto verso una dimensione inesplorata. Una deriva che lascia aperto uno spiraglio di rinascita e speranza. Nella storia finale, Sarah ripercorre il suo viaggio interiore, attraverso le sue visioni. In una seduta psicanalitica, cerca di ricomporre i pezzi della sua esistenza frantumata e di colmare il suo vuoto.
NOTE DI REGIA – Nel film non ci sono comparse, nessuno accompagna la solitudine di queste donne, nessuno prova a temperare, estirpare , addomesticare la voce di quella mancanza. The Lack è nato da un sodalizio che ci ha coinvolti in un’avventura artistica entusiasmante che ci ha dato la possibilità di sperimentare oltre la esperienza videoartistica. Il nostro incontro con Beatrice Bulgari e Mitra Divshali è stato fondamentale perché dopo averci proposto la loro idea ed il soggetto del film abbiamo aperto un laboratorio di sceneggiatura che ci ha permesso di scrivere il film insieme e nel suo divenire di vivere un confronto continuo con due donne, creando così una scrittura artistica a otto mani.
Il film è stato quindi un territorio continuo di creatività senza limiti, dove ognuno portava uno stimolo e ogni suggestione generava discussione, sceneggiatura, idee. Questa condizione di scrittura continua si è manifestata sino all’ ultimo ciak, nel montaggio, nella post produzione.. Oltre a impostare il film su un impatto visivo dominante abbiamo effettuato una ricerca del suono come matrice percettiva degli ambienti. Volevamo che la voce delle scene fosse radicale in tutto e per tutto, che ci fosse una dinamica snervante tra un silenzio molto malinconico e la presa diretta della natura circostante.
FOTOGALLERY –
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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