Al Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma riapre Villa Poniatowski
Riapre, dopo due anni, l’attigua Villa Poniatowski. Dopo otto, invece, un nuovo allestimento per i corredi delle tombe principesche Barberini e Bernardini scoperte a Palestrina...

Al Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma tre grandi notizie. Riapre, dopo due anni, l’attigua Villa Poniatowski. Dopo otto, invece, un nuovo allestimento per i corredi delle tombe principesche Barberini e Bernardini scoperte a Palestrina. Inoltre, in coincidenza con le Giornate Europee del Patrimonio promosse dal ministero della Cultura, arriva sabato e domenica a Villa Giulia la ‘Festa Etrusca’ di archeostoria dedicata alla divulgazione culturale e artistica.
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I corredi funebri di Villa Poniatowski
Aperta nel 2012, Villa Poniatowski ospitava nelle sue dieci sale i due corredi funebri. Ma nel 2013, con il furto di una parte degli ‘Ori Castellani’, gli oggetti più preziosi furono tolti dalle teche e custoditi in sicurezza. Poi la chiusura per la pandemia. Oggi per Villa Poniatowski si festeggia quindi un duplice ritorno: quello dell’edificio a completare le sale del Museo Etrusco ospitato a Villa Giulia e quello dell’esposizione completa dei corredi.
I tesori delle tombe Barberini e Bernardini
La Tomba Barberini, nella necropoli dell’antica Praeneste, l’attuale Palestrina, fu riportata alla luce nel 1855 con ornamenti del defunto in oro, argento, avorio e bronzo. Fra questi spiccano un trono, uno scudo, un tripode con teste di grifoni, un vassoio su ruote. Analogo il contenuto della Tomba Bernardini scoperta nel 1876 nello stesso territorio, con armi, gioielli, coppe e statuette. Tutto sarà visibile, per ora, soltanto al venerdì, dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 fino al 22 ottobre, poi solo al pomeriggio.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.