The challenge, il primo film nello spazio: torna sulla Terra la troupe russa
Last Updated on 18/10/2021
Dopo dodici giorni in orbita, si sono concluse le riprese di “The challenge”, il primo film girato nello spazio. La troupe russa è atterrata ieri ed era composta dall’attrice Yulia Peresild, dal regista Klim Šipenko e dal cosmonauta Oleg Novitski.

Dopo dodici giorni in orbita, si sono concluse le riprese di “The challenge”, primo film girato nello spazio. La troupe russa è atterrata ieri ed era composta dall’attrice Yulia Peresild, dal regista Klim Šipenko e dal cosmonauta Oleg Novitski. Era invece partita lo scorso 5 ottobre. La navicella Soyouz MS-18 è atterrata in Kazakistan alle 4:36, l’orario previsto, secondo le immagini trasmesse in diretta dall’agenzia spaziale russa.
Il docudrama spaziale russo uscirà nel 2022
Dodici giorni sono stati sufficienti per girare circa 35 minuti di The Challenge, un lungometraggio che, segnala la sinossi ufficiale del film, vede un cosmonauta perdere conoscenza proprio mentre è in volo nello Spazio e che sarà necessario operarlo al cuore proprio a gravità zero per tenerlo in vita.
Curiosità sulle riprese
Nelle immagini compariranno anche i veri cosmonauti: Oleg Novickij, che nel film è l’astronauta da ‘salvare’, Petr Dubrov e Anton Skaplerov. Quest’ultimo, inoltre, è intervenuto manualmente al momento dell’attracco della navicella Soyouz MS-19 a causa di un problema al sistema automatico Kurs. Prima della partenza, è stato spiegato che la troupe avrebbe avuto 10 giorni di lavoro, ma con slot quotidiani di 2-3 ore. Questo era il tempo che i veri astronauti hanno potuto concedere al regista, una volta portate a termine le attività richiesta dalla Stazione Spaziale Internazionale.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.