Covid, una poltrona su due in cinema e teatri è vuota
Nel 2021 il settore dello spettacolo, dai cinema ai teatri, dai concerti alle discoteche, ha visto vuota una poltrona su due. Fra il 2019 e il 2020, inoltre, più di un lavoratore dello spettacolo su 5 (21%) ha lasciato il mestiere...

Nell’ultimo anno il settore dello spettacolo, dai cinema ai teatri, dai concerti alle discoteche, rispetto ai livelli pre pandemia ha perso oltre il 50% degli ingressi. In alcuni casi addirittura azzerati, con un impatto devastante su fatturato e occupazione. È l’allarme dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) in riferimento al nuovo decreto di aiuti per un settore in crisi che vale oltre 320mila posti di lavoro a rischio dalla ripresa dei contagi per la variante Omicron.
Una situazione drammatica per un settore dove il gruppo più numeroso è rappresentato dagli attori (25,4%), seguiti dai lavoratori degli impianti e circoli sportivi (11,2%)
Una situazione drammatica per un settore dove il gruppo più numeroso è rappresentato dagli attori (25,4%). A seguire i lavoratori degli impianti e circoli sportivi (11,2%), impiegati (11%), concertisti e orchestrali (9,4%). Più di 45mila i giovani fra i 25 e i 29 anni. E le donne rappresentano oltre 4 addetti su 10 (42,5%). Il problema dei lavoratori dello spettacolo non riguarda principalmente i professionisti già affermati, ma colpisce tutti gli altri che, magari a inizio carriera o con posizioni professionali meno qualificate, hanno una retribuzione media annua che già nel 2019, quando ancora non si era entrati nella bufera Covid, raggiungeva appena i 10.664 euro con meno di una giornata di lavoro su 3 da gennaio a dicembre.
Fra il 2019 e il 2020 più di un lavoratore dello spettacolo su 5 (21%) ha lasciato il mestiere
In questi due anni, il mondo dello spettacolo è stato uno dei settori maggiormente colpiti dagli effetti delle misure legate al Covid-19. Tanto che fra il 2019 e il 2020 più di un lavoratore dello spettacolo su 5 (21%) ha lasciato il mestiere, secondo l’Osservatorio Gestione Lavoratori dello spettacolo e sportivi professionisti dell’INPS.
Appassionato di arte, teatro, cinema, libri, spettacolo e cultura? Segui le nostre pagine Facebook, Twitter, Google News e iscriviti alla nostra newsletter
Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.