Dl Sostegni, 111,5 milioni di euro per i settori dello spettacolo e della cultura
Last Updated on 24/01/2022
Dl Sostegni: il provvedimento incrementa per l’anno 2022 gli interventi in conto capitale i fondi per le emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo. Incrementato anche il Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali, destinato al sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria. Aiuti anche per musei e luoghi della cultura

“Il settore della cultura è uno tra i più colpiti dalla pandemia. La musica e lo spettacolo, in particolare, stentano a ripartire, mentre la quarta ondata ha di nuovo messo in difficoltà i cinema. Per questo il governo prosegue a sostenere tutte queste realtà, stanziando 111,5 milioni di euro nel 2022”. Così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, commenta le misure previste dal DL Sostegni appena approvato dal Consiglio dei Ministri, che destina 111,5 milioni di euro nel 2022 alla cultura.
L’incremento nel dettaglio
In particolare, il provvedimento incrementa per l’anno 2022 di 50 milioni di euro per la parte corrente e di 25 milioni di euro per gli interventi in conto capitale i fondi per le emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo, mentre il Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali, destinato al sostengo delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, è incrementato di 30 milioni di euro, sempre per l’anno 2022.
Esenzione dal pagamento del canone patrimoniale e finanziamento dell’esonero contributivo
È prevista una proroga al 30 giugno 2022 dell’esenzione dal pagamento del canone patrimoniale per i soggetti che esercitano attività circensi e di spettacolo viaggiante, incrementando, a tal fine, di 6,5 milioni di euro il fondo istituito per il ristoro dei comuni dalle minori entrate derivanti dall’esenzione. A queste misure si somma inoltre la parte cultura dei fondi dedicata al finanziamento dell’esonero contributivo per i lavoratori dei settori in sofferenza.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.