Palermo-Roma per inseguire il sogno della Moda: intervista allo stilista Roberto Tranchina
Last Updated on 09/04/2014
Nato a Palermo 34 anni fa, Roberto Tranchina ha studiato a Roma presso l’Accademia di Costume e Moda, per poi iniziare il suo percorso lavorativo presso Just Cavalli ed Ermanno Scervino. Nel 2008 torna a Roma per lavorare come responsabile dei ricami per Gai Mattiolo. Dal 2010 lavora come free lance per brand emergenti come responsabile del lancio e dello sviluppo del brand. Sempre nel 2010 è iniziata la sua esperienza come Professore di Moda e Accessori presso l’Accademia del Lusso, e come Professore di Disegno e Tecniche del Colore e Serigrafia presso l’Accademia Italiana.
Che differenza esiste, per te, tra moda e abbigliamento? La moda può essere considerata una forma d’arte?
Quando si parla di moda si parla di identità individuale, di creatività, che può arrivare a essere arte alla McQueen o Chalayan. La moda è una forma espressiva che deve rispecchiare l’essere nel suo contesto socio culturale. La moda è lo specchio dell’anima. L’abbigliamento, invece, è necessità, omologazione. Può distruggere con i suoi meccanismi di massa l’individuo.
Quali sono i problemi che fanno “soffrire”, economicamente e professionalmente, i giovani stilisti emergenti?
Purtroppo i meccanismi sono legati alla forza economica dei nuovi brand. Molto spesso si preferiscono cognomi e “personaggi” appariscenti a veri creativi, dotati di innovazione e sapere.
Quali problematiche emergono nel settore nella città di Roma?
Roma è sempre stata lontana dai ritmi della moda mondiale. Non parlo di nomi spesso obsoleti, piuttosto di una ubicazione geografica che l’allontana dal circuito europeo. In più, spesso, prevalgono favoritismi sociopolitici che non salvano i creativi.
Quale consiglio a chi ha voglia di cimentarsi in questo settore così delicato?
Non demordere. Tornare al gusto dell’artigianato e della sartoria. Essere autentici e cercare sempre nuovi spunti creativi scavando nel proprio “io” creativo.
La tua più grande soddisfazione: qual è stata?
Sono molto contento del mio percorso lavorativo. Ho lavorato per noti stilisti che mi hanno permesso di arrivare a livelli molto alti. Ho sfilato a Milano e Parigi e ho seguito a livello artistico personaggi come Valeria Marini e Claudio Baglioni.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.