A colpi di uncinetto per le strade italiane
Last Updated on 18/08/2014
Chiamatelo come vi pare: Yarn bombing, yarnstorming, guerrilla knitting o urban knitting. Il concetto non cambia. Sono tutti sinonimi per descrivere questa nuova corrente artistica di graffitismo che impiega esposizioni colorate di filati o di fibra a maglia o ad uncinetto. Come se a scendere per strada fossero le nostre nonne, per decorare la città in una sorta di coloratissimo punto e croce. O giù di lì.
L’ultimo esempio lo si è avuto a Canberra, in Australia, dove decine di volontari hanno lavorato a maglia, realizzando sciarpe e calze xxxl per colorare le foreste del National Arboretum in occasione del Tree National Day.
Tutto nasce per caso nel 2005, quando alla titolare di un negozio di abbigliamento in Texas, Magda Sayeg, viene l’idea di ornare le maniglie delle porte con vecchi maglioni inutilizzati. Da lì una diffusione a macchia d’olio di questo nuovo trend artistico, bello da vedersi e da toccarsi. Con il gruppo Knitta Please ha recentemente coperto 99 tronchi d’albero con elaborati in maglia a colori particolarmente accesi.
Ma la moda dell’uncinetto è sbarcata, negli ultimi due anni, anche in Italia: in Toscana, precisamente a Pistoia, con l’iniziativa della cooperativa sociale Manusa, che ha decorato con fili colorati gli alberi di piazza Mazzini. Ma anche tutto il Porto Antico di Genova è stato “bombardato”, nei mesi scorsi, di installazioni in lana e cotone.
Stessa simpatica sorte per il ponte di Garibaldi a Cesenatico, ricoperto da “Un Mare di Lana“; una iniziativa partita da Patrizia Budini che per cinque mesi ha coordinato circa 70 donne di Cesenatico di ogni età con l’obbiettivo di ricoprire il ponte di lana entro la festa della donna.
Anche pubblicato su Lastampa.it
- Yarn bombing
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.