Claire, Alias e Banksy: a San Valentino ditelo con la street art
Last Updated on 30/01/2020
Le opere di Banksy, Claire e Alias che raccontano l’amore, a modo loro, con la street art
Amore o solitudine, rabbia o speranza, gioia o disperazione: sono queste alcune delle cento facce di San Valentino. Per la festa degli innamorati mandate un messaggio ai vostri amati, in arte. Dal malinconico Banksy alla sensualissima Claire, dal disperato Alias ai cuori napoletani carichi di speranza. Ad ogni modo, ditelo con la street art.
L’artista inglese Banksy, famosissimo per la sua malinconica “Ragazza con il palloncino” a forma di cuore, è tornato a New York e ha rappresentato in chiave ironica la mancanza nell’amore. E a Midtown, nell’opera “You Complete Me…” un cane fa pipì sulla colonnina antincendio. Mentre ad Hell’s Kitchen ha raffigurato l’afflizione di un uomo con un mazzo di fiori in mano, che attende invano la sua bella.
Le opere di Banksy
Dolci abbracci d’amore, piccole morse di passione, baci provocatori e mani spalmate ovunque, dal sedere al petto. La street art del “peace and love”, se così volessimo definirla, nasce dall’idea di una giovane artista francese: Claire, giovane trentenne laureata in Belle arti, ha colorato e riempito d’amore i muri e le strade di Montpellier e Parigi.
Le opere di Claire
Buenos Aires è una delle città più romantiche del mondo. E si respira amore e passione anche passeggiando per le strade. Qui si trovano molte opere che raffigurano in chiave divertente e coloratissima l’amore. Giusto per bilanciare con l’afflitto protagonista di Owner Of A Broken Heart del berlinese Alias, che invece predilige soggetti in bianco e nero, soprattutto bambini, afflitti da un impenetrabile strato di tristezza.
Le opere di Alias
E poi c’è Napoli dove, negli ultimi mesi, si vedono dipinti sui muri, all’altezza delle caviglie, tanti piccoli cuori firmati da K, accompagnati dalla parola “exit”, come se quello fosse l’unica via d’uscita di una società mai così cupa, mai così bisognosa d’amare.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
Che belle immagini…quasi quasi mi fai odiare meno il San Valentino!!!!