Ozmo 1998-2018, 20 anni di street art in un libro
Last Updated on 09/05/2019
OZMO 1998-2018 è il racconto in 248 pagine dell’evoluzione di un artista, di una generazione di artisti e la storia di una avanguardia
OZMO 1998-2018 è il racconto in 248 pagine dell’evoluzione di un artista, di una generazione di artisti e la storia di una avanguardia. A metà tra un elegante e ragionato viaggio per immagini, con l’art direction di Achille Filipponi, si presenta come uno strumento tecnico per fissare e conoscere in profondità il lavoro del famoso street artist. Il volume è corredato da 5 testi critici che ripercorrono 5 temi, individuati dalla curatrice Francesca Holsenn. Al fine di immergersi anche concettualmente nella sua opera.
Le foto del volume
Mockups Design Mockups Design OZMO 1998-2018 Mockups Design OZMO 1998-2018 Mockups Design OZMO 1998-2018 Mockups Design OZMO 1998-2018
Ozmo 1998-2018 è stato presentato in anteprima europea in occasione della prima mostra personale dell’artista in Svizzera, presso gli spazi espositivi di Artrust a Melano, aperta al pubblico sino all’1 febbraio. La mostra presenterà una sintesi della produzione “indoor” di Ozmo. Ma anchediverse sue opere inedite e site-specific.
Il percorso dello street artist
L’OPERA – Dai Graffiti al muralismo, dalle gallerie d’arte ai musei, il suo percorso artistico segna e rivela quello di un manipolo di artisti che ha trovato nella strada e nelle sue dinamiche il luogo di nascita di una forma espressiva che si è fatta sempre più consapevole e riconoscibile tanto da sentire l’esigenza di essere letta a più livelli: sociale, politico, artistico.
Illegalità, simbolo, sistema, immagine e rapporto tra pop ed élite. Sono questi i temi sviluppati rispettivamente da Pietro Rivasi, Alessandro Benassi, Alessandro Giammei, Cyrille Gouyette e Pierluigi Sacco Gli autori sono stati in grado di donare al lavoro di Ozmo quella terza dimensione rimasta finora priva di una vera indagine.
IMMAGINI E ARCHIVIO – Il volume è composto di una copertina cartonata, con dimensioni 24×32 cm. Si tratta di un’opera visuale-libro, da collezionare e consultare, dal forte impatto estetico. La monumentalità dei murales di Ozmo si riversa naturalmente nelle doppie pagine. Questa grandezza rispetta quella vertigine che si prova nel fruire le opere dal vivo. Il lavoro di archivio e la ricerca del materiale ha portato inoltre alla pubblicazione di immagini più personali. Queste ci conducono direttamente nello studio dell’artista in vari contesti temporali. Regalando momenti inediti e intimi del suo lavoro.
Chi è Ozmo?
E’ nato a Pontedera, in Toscana, nel 1975. Dopo gli studi all’Accademia delle Belle Arti di Firenze, si trasferisce a Milano. Qui comincia a collaborare con alcune gallerie della città. Contemporaneamente, interviene nello spazio pubblico firmandosi con la sua Tag: Ozmo. Gettando così le basi per quella che sarebbe diventata la Street Art italiana contemporanea, di cui è uno dei pionieri anche a livello internazionale.
Tra le mostre italiane ricordiamo: Palazzo della Ragione (2005), Pac (2007), Palazzo Reale (2007), fino alla sua personale “Il preGiudizio Universale”, al Museo del 900 di Milano e alla realizzazione di un’opera muraria al MACRO a Roma, nel 2012. Parallelamente all’attività artistica istituzionale, Ozmo realizza interventi di Street Art.
Alcune delle sue creazioni più famose
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.