Toy Story 4, un capolavoro che piace a piccoli e grandi: la recensione
Last Updated on 06/11/2019
Arriva nelle sale italiane il quarto capitolo della saga Disney Pixar. Protagonisti Woody, Bo Peep e Forky. E la critica applaude entusiasta

Arriva nelle sale italiane il quarto capitolo della saga Disney/Pixar. Protagonisti di nuovo Woody, Buzz Lightyear e Bo Peep. Con un nuovo personaggio protagonista, Forky. Il film d’animazione, diretto da Josh Cooley, è il perfetto seguito di Toy Story – Il mondo dei giocattoli (1995), Toy Story 2 – Woody e Buzz alla riscossa (1999), e Toy Story 3 – La grande fuga (2010). Il film, che sarebbe dovuto essere presentato già 2 anni fa, racconta (e conclude?) le vicende di Woody e del suo gruppo, di cui è leader, nonostante tutto.
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La trama del film
Dopo la partenza di Andy per il college nel film precedente, Woody e gli altri giocattoli vivono adesso nella casa di Bonnie. Anche se la bambina non ama Woody come lo amava l’altro e lo lascia spesso nell’armadio. Woody però rimane ricco di premure verso di lei. E contribuisce, inconsapevolmente, alla creazione di Forky, un giocattolo costruito dalla bambina con un po’ di spazzatura. Il cowboy si lancerà, dopo la fuga di Forky, alla sua ricerca. Ritrovando anche la sua vecchia fiamma, Bo Peep. E tanti nuovi amici, come Gabby Gabby, Ducky e Bunny e Duke Caboom.
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Il nostro commento
Nessuno ci avrebbe scommesso, ma il risultato è unico. La storia scorre e in sala si ride di gusto. La scelta della voce di Forky, quella di Luca Laurenti, è perfetta. E la sceneggiatura è ricca e divertente. Gli adulti si commuovono e ridono, mentre i bambini fanno il verso alle battute tormentone. Quindi indubbiamente un film che piace a tutti, grazie anche all’attento studio dei personaggi, delle emozioni e di quei valori di cui c’è sempre, ancora, bisogno di parlare. Quello della lealtà e della responsabilità in primis, poi quello della famiglia e della condivisione. Con una strizzata d’occhio al femminismo. E un ricco contorno di storie di malinconia e di solitudine. Dire di più rovinerebbe la sorpresa.
Woody, doppiato per la prima volta da Angelo Maggi, che ha sostituito il compianto Fabrizio Frizzi, conclude (forse) così la sua storia. E la saga della Pixar potrebbe così aprirsi verso nuovi scenari. In attesa del quinto capitolo che, data l’accoglienza del numero 4, non dovrebbe mancare. Al momento, infatti, non ci sono dubbi: tutti amano Toy Story 4. Sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes il film ottiene il 100% delle recensioni professionali positive, con un voto medio di 8,6 su 10 basato su 51 critiche. Mentre su Metacritic ha un punteggio di 85 su 100 basato su 23 recensioni.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.