Arriva il Festival della Commedia Italiana a Formia, dal 30 giugno al 7 luglio
Last Updated on 02/04/2020
Si svolgerà a Formia, in provincia di Latina, la prima edizione del “Festival della Commedia italiana – La commedia italiana più bella di sempre”

Si svolgerà a Formia, in provincia di Latina, la prima edizione del “Festival della Commedia italiana – La commedia italiana più bella di sempre”, da domenica 30 giugno sino a domenica 7 luglio. Durante la kermesse cinematografica dieci capolavori della commedia italiana, da Non ci resta che piangere a Febbre da cavallo, saranno in gara per ottenere il titolo di migliore commedia italiana di sempre.
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In programma l’omaggio ad Alberto Sordi
In programma, durante gli otto giorni, anche una rassegna pomeridiana che intende omaggiare “il grande” del nostro cinema, Alberto Sordi, con la proiezione di alcuni dei suoi capolavori, da Il Marchese del Grillo a Il conte Max. Spazio anche al mondo del web e ai suoi protagonisti. In programma anche incontri e dibattiti con alcune star italiane del mondo del cinema nostrano. Da Stefania Sandrelli a Lino Banfi, da Michela Andreozzi a Valeria Marini, e il Formia Festival Party.
Giurie e direttori
L’iniziativa, organizzata da Snap Creative Hub, con il contributo di Comune di Formia, Roma Lazio Film Commission e Provincia di Latina, sarà condotta dalla giornalista di SkyTg24 Olivia Tassara e dall’attore Fabrizio Sabatucci. La direzione artistica è affidata a Ricky Tognazzi e Simona Izzo, anche ideatori dell’appuntamento, insieme a Fabrizio Conti. La giuria è invece composta da Laura delli Colli, Simona Izzo, Ricky Tognazzi, Paola Comin e Luciano Sovena. Previsto, inoltre, il contributo del pubblico e del mondo dei social.

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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.