Le Luminescenze di Mario Fani in Piazza di Pietra
L’artista aretino Mario Fani torna a Roma con la sua personale “Luminescenze” presso Galleria 28 Piazza di Pietra. Sino al 31 gennaio 2020.

L’artista aretino Mario Fani, classe 1950, torna a Roma, ancora una volta presso la Galleria 28 Piazza di Pietra. Il pittore aretino propone un progetto che testimonia come egli non conceda pause alla sua ricerca artistica. La mostra resterà aperta fino al 31 gennaio 2020.
Le opere in mostra
Le tele esposte ne rappresentano una nuova fase, nella quale si intensificano e ridefiniscono i “rapporti” tra gli emblemi della sua realtà pittorica. Gli spazi interni, gli oggetti e gli affacci sulla natura, che in più opere, uno per uno, coesistono come protagonisti assoluti di un solo armonioso insieme.
E poi le ombre che si illuminano, i riflessi che si incorporano negli oggetti, le persone mai riprese nelle immagini, ma di cui si percepisce una forma di presenza. Negli interni un sapiente ricorso alle scie di luce e alla prospettiva “avvicina” tra loro i diversi ambienti. Sta a chi osserva scegliere se considerare quei collegamenti i percorsi di un addio o di un ritorno.
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La pittura incontra la poesia
Grazie ad una tecnica senza uguali Fani raffigura la realtà fin nei dettagli e nelle sfumature ma non la imprigiona nei suoi quadri. In piena libertà la propone alle nostre suggestioni e fantasie, così avvicinando un po’ la pittura alla poesia.
Orari, costi e indirizzo
Luogo: Galleria 28 Piazza di Pietra
Indirizzo: Palazzo Ferrini-Cini Piazza di pietra 28, Roma.
Quando: dal 29/11/2019 – al 31/01/2020
Orari: lunedì-sabato 11-13/16-20 e su appuntamento. Lunedì mattina chiuso.
Biglietto: ingresso libero.
Generi: arte contemporanea, personale.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.