Torlonia, Fairey e Caravaggio: le mostre in arrivo nei musei comunali di Roma
Last Updated on 05/03/2020
I Marmi Torlonia, l’arte contemporanea a Villa Borghese, Shepard Fairey, la storia della Breccia di Porta Pia e le altre mostre in arrivo, fino alla fine del 2020, nei Musei Comunali della Capitale

Sarà un 2020 molto interessante per i musei comunali di Roma Capitale. I Marmi Torlonia, l’arte contemporanea a Villa Borghese, la storia della città dalla Breccia di Porta Pia alla Prima Guerra Mondiale come focus per le celebrazioni dei 150 anni di Roma Capitale, l’urban art di Shepard Fairey e la grande archeologia dell’Urbe Repubblicana, sono tra gli appuntamenti di maggior spicco del calendario di 47 mostre che coinvolgeranno le sedi espositive del sistema capitolino.
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I Marmi Torlonia. Collezionare capolavori
La mostra più attesa sarà “I marmi Torlonia. Collezionare capolavori”, promossa con il Ministero dei Beni Culturali e la Fondazione Torlonia, in programma dal 4 aprile al 10 gennaio 2021 a Palazzo Caffarelli, recuperato come spazio espositivo dei Musei Capitolini dopo 55 anni di chiusura e inaugurato per l’ occasione.
Back to nature e Shepard Fairey
Invece per “Back to Nature”, dal 23 aprile a dicembre nel Parco dei Daini di Villa Borghese, saranno installate grandi opere realizzate da artisti internazionali. Da Mario Merz a Edoardo Tresoldi, Mimmo Paladino, Grazia Toderi, Andreco e Davide Rivalta.
Arte contemporanea protagonista anche con l’esposizione “Shepard Fairey. 3 Decades of dissent” alla Galleria d’Arte Moderna (13 giugno-11 ottobre) con i lavori di Fairey. Ossia uno degli artisti di Urban Art più conosciuti a livello globale. Le sue opere saranno accostate a quelle della Galleria.
Le grandi trasformazioni della città tra il 1870 e il 1915
Le grandi trasformazioni della città tra il 1870 e il 1915 – che passò da 250 mila abitanti a 500 mila – saranno al centro della mostra a Palazzo Braschi. A novembre 2020 sino a marzo 2021. Dalla Breccia di Porta Pia alla Prima Guera Mondiale, la vita quotidiana dei romani sarà raccontata da filmati e fotografie rare come quelle degli ospedali allestiti a Villa Torlonia per i soldati feriti.
I capolavori di Caravaggio della collezione di Roberto Longhi
I Musei Capitolini, a Palazzo Caffarelli, ospiteranno dal 12 marzo al 13 settembre “Il tempo di Caravaggio. Capolavori della collezione di Roberto Longhi”. L’esposizione esporrà dipinti caravaggeschi della raccolta del grande storico dell’arte, nella ricorrenza dei 50 anni dalla morte.
Archeologia, Napoleone e la Roma dei Re
Degli scavi voluti da Bonaparte a Roma, intesi come strumento di propaganda imperiale, parla la mostra Napoleone e l’archeologia. Questa invece in programma da ottobre 2020 a marzo 2021 ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali.
Altro appuntamento di rilievo, La Roma della Repubblica – secondo capitolo del ciclo “Il racconto dell’archeologia” inaugurato nel 2018 con la “Roma dei re”. Da settembre/ottobre 2020 a luglio 2021 a Palazzo Caffarelli ai Musei Capitolini.
Le mostre sui giocattoli e sulle trasformazioni dell’immagine maschile
Si procede con la collezione di giocattoli di Roma Capitale al Museo di Roma a Palazzo Braschi dal 29 aprile all’11 ottobre 2020. Invece alla Centrale Montemartini da settembre 2020 fino marzo 2021 i Mosaici delle Collezioni Capitoline.
La Galleria d’Arte Moderna dal 28 ottobre al 16 febbraio 2021 racconterà le trasformazioni dell’immagine maschile nell’arte fra secondo Ottocento e inizio del XXI secolo nella mostra “Ciao maschio! Volti, potere e identità dell’uomo contemporaneo”. Per la fotografia il Museo dell’Ara Pacis proporrà il lavoro del grande Josef Koudelka in “Radici”. Dal 1° ottobre al 31 gennaio.
I protagonisti delle fiction italiane degli anni Cinquanta
Il Museo di Roma in Trastevere da maggio in collaborazione con RAI Teche e con il Comune di Milano grande mostra sugli interpreti di spicco della fiction italiana dagli anni ’50. Infine, al Museo Civico di Zoologia sarà protagonista a settembre-ottobre ‘La vita delle Api’.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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