Il tempo di Caravaggio, a Palazzo Caffarelli la collezione di Roberto Longhi
Last Updated on 09/07/2020
Prosegue sino al 13 settembre 2020, presso Palazzo Caffarelli dei Musei Capitolini, la mostra “Il tempo di Caravaggio – Capolavori della collezione di Roberto Longhi”.

Aprirà il 12 marzo (Aggiornamento: l’apertura della mostra è slittata a causa dell’emergenza sanitaria), sino al 13 settembre 2020, presso Palazzo Caffarelli – Musei Capitolini, la mostra “Il tempo di Caravaggio – Capolavori della collezione di Roberto Longhi”. La mostra, curata da Maria Cristina Bandera, direttore scientifico della Fondazione Longhi, è dedicata ai cosiddetti caravaggeschi, ai quali il grande storico dell’arte e collezionista Roberto Longhi dedicò una vita di studi.
Le opere dei seguaci del Caravaggio sono sicuramente la parte più importante e significativa della sua collezione, che si formò proprio attorno al dipinto di Merisi Ragazzo morso da un ramarro, da lui acquistato nel 1928.
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Le opere in mostra
La mostra comprende quasi 50 opere che mostrano l’importanza dell’eredità di Caravaggio e della sua poesia. Quindi dalla Negazione di Pietro, grande capolavoro di Valentin de Boulogne, recentemente esposto al Metropolitan Museum of Art di New York e al Museo del Louvre di Parigi, ad opere di grande rilievo di artisti che hanno assimilato la lezione del Caravaggio. Come, per citarne alcuni, Jusepe de Ribera, Battistello Caracciolo, Matthias Stomer, Giovanni Lanfranco.
Orari, costi e indirizzo
Luogo: Musei Capitolini, Palazzo Caffarelli.
Indirizzo: via Campania 39/A, Roma.
Date: sino al 13 settembre.
Orari: tutti i giorni ore 9.30 – 19.30 la biglietteria chiude un’ora prima.
Biglietto: intero 13 euro, ridotto 11 euro. In programma anche riduzioni e biglietti cumulativi.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.