I capolavori di Shepard Fairey (Obey) in mostra a Roma
Last Updated on 09/05/2019
“Make Art Not War”, nella galleria “Rosso20sette”, a Roma, alcune delle bellissime opere di Frank Shepard Fairey, in arte Obey
Rosso20sette arte contemporanea, sino al 22 dicembre, presenta Shepard Fairey aka OBEY, considerato uno dei più noti e influenti street artist contemporanei, con la mostra Make art not war che prende il titolo da questa sua famosa opera. La galleria è sita in via del Sudario, 39, a Roma.

LA MOSTRA – L’esposizione, curata da Tiziana Cino, sarà composta da 55 opere serigrafiche numerate e firmate dall’artista, in vendita, provenienti da una collezione privata che che va dal 1998 ad oggi, un percorso di 20 anni. Saranno presenti in mostra opere storiche come Mail man, Giant Air Worldwide, Big Brother, Obey Air, Love unites, Angela Roughte, la famosa opera che dà il titolo alla mostra Peace girl.
Chi è Shepard Fairey, in arte Obey
L’ARTISTA – Frank Shepard Fairey (Charleston, 15 febbraio 1970) è un artista statunitense. Figlio di un medico e di un agente immobiliare, Fairey cresce nella Carolina del Sud, compie studi artistici e nel 1988 si diploma presso l’Accademia d’arte. Nel 1989 idea e realizza l’iniziativa Andre the Giant Has a Posse; dissemina i muri della città con degli adesivi (stickers) che riproducono il volto del lottatore di lotta libera André the Giant; gli stessi sono stati poi replicati da altri artisti in altre città.
Lo stesso Fairey ha poi spiegato che non vi era nessun significato particolare nella scelta del soggetto, il senso della campagna era quello di produrre un fenomeno mediatico. E di far riflettere i cittadini sul proprio rapporto con l’ambiente urbano. Ma l’iniziativa che ha dato visibilità internazionale a Fairey è stato il manifesto Hope. Questo riproduce il volto stilizzato di Barack Obama in quadricromia. Ed è diventato l’icona della campagna elettorale che ha poi portato il rappresentante democratico alla Casa Bianca.

I lavori di Fairey sono conservati in molti importanti musei contemporanei: il Museum of Modern Art di New York, il Museum of Contemporary Art San Diego, il Los Angeles County Museum of Art, e il Victoria and Albert Museum in London.
Le principali opere di Obey
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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