I capolavori di Roma: la Colonna di Marco Aurelio in Piazza Colonna
Last Updated on 17/04/2020
La colonna di Marco Aurelio venne eretta tra il 176 e il 192 per celebrare, forse dopo la sua morte, le vittorie dell’imperatore romano (161-180). Questa, alta circa 30 metri, 42 se si considera anche la base, sin dall’inizio si trova lì, nel cuore del centro storico romano…

Un altro monumento, un altro capolavoro: stavolta parliamo della Colonna di Marco Aurelio, sempre sotto gli occhi di tutti ma mai, ahimè, sufficientemente considerata. Si trova in Piazza Colonna, denominata così proprio per tale monumento, la stessa in cui si trova anche palazzo Chigi, fatto costruire nel XVI secolo da Pietro Aldobrandini, oggi sede della Presidenza del Consiglio dei ministri.
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Un omaggio a Marco Aurelio
La colonna venne eretta tra il 176 e il 192 per celebrare, forse dopo la sua morte, le vittorie dell’imperatore romano Marco Aurelio (161-180). Questa, alta circa 30 metri, 42 se si considera anche la base, sin dall’inizio si trova lì, nel cuore del centro storico romano. Il monumento, coperto di bassorilievi, è ispirato alla Colonna Traiana. Il fregio scultoreo che si arrotola a spirale intorno al fusto è lungo ben 110 metri.
Dettagli e misure del monumento
Questa è formata da 27 enormi rocchi sovrapposti di marmo lunense, con diametro che varia da 3,80 a 3,65 metri. I rocchi sono scavati all’interno, così da formare una scala a chiocciola di 203 gradini che sono illuminati da piccole feritoie e che portano al “terrazzino” che si trova in cima e che chiude il capitello di ordine dorico. Sulla sommità un tempo vi era la statua in bronzo dorato di Marco Aurelio, poi distrutta nel Medioevo. Pertanto, l’intero complesso misurava quasi 50 metri.
Come la colonna è cambiata negli anni
La colonna fu fatta erigere dal figlio di Marco Aurelio, Commodo, durante il suo impero (180-192), insieme agli otto pannelli che ornano l’attico dell’arco di Costantino ed ai tre conservati nei Musei Capitolini e che, in realtà, erano originariamente destinati a qualche monumento ufficiale, forse un arco onorario. Il basamento era ornato da una serie di bassorilievi che furono distrutti durante la ristrutturazione voluta da papa Sisto V ed eseguita da Domenico Fontana, nel 1589. Fu sostituito con un’iscrizione che riporta la errata dedica ad Antonino Pio.
Gli eventi raffigurati sulla colonna
La cronologia degli avvenimenti è molto incerta, ma si ipotizza che raffiguri le campagne militari che si svolsero dal 168 al 172, nella prima parte della colonna, fino alla rappresentazione della Vittoria, e dal 173 al 174 nella seconda parte. Nei bassorilievi, considerati meno raffinati rispetto alla colonna di Traiano, viene frequentemente rappresentata la figura dell’imperatore. Le rappresentazioni sono caratterizzate da uno stile popolare, che stava iniziando a sostituire quello più classicistico.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.
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