Dieci film per un decennio – Spring Breakers
Last Updated on 02/06/2020
Non una classifica dei dieci migliori film, ma una sorta di “mappa” che esplora territori e indaga specificità del cinema degli ultimi dieci anni.

SPRING BREAKERS, USA 2012. Regia e sceneggiatura di Harmony Korine. Cast: Selena Gomez, Vanessa Hudgens, Ashley Benson, Rachel Korine, James Franco.
Quattro ragazze partono per le vacanze di primavera pronte a tutto, proprio tutto, in nome del divertimento. Harmony Korine, l’enfant terrible del cinema indipendente americano, torna a stupire con i suoi giovani scatenati e amorali, in un film frenetico ed eccessivo.
La trama
Faith, Candy, Brit e Cotty sono quattro studentesse universitarie di provincia che sognano uno Spring Break memorabile. A corto di fondi, rapinano un ristorante armate di pistole ad acqua, e poi partono per la Florida. Ad aspettarle, un party infinito con droghe, alcol e sesso a volontà. Ma sarà solo dopo aver incontrato lo spacciatore Alien (un James Franco tamarrissimo, con treccine, denti d’oro e super tatuato, semplicemente magnifico) che le cose si faranno davvero serie e passeranno alle armi vere.
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Bad girls
Visi d’angelo e corpi di un’acerba sensualità, le Spring Breakers di Korine sono vacue, annoiate, desensibilizzate e per questo in cerca di brividi forti, per sentirsi vive. Sono delle Pussy Riot sotto metanfetamina, in bikini fluo, insaziabili e inarrestabili, vogliono sempre di più: più droga, più brivido, più violenza. Lo spacciatore Alien s’invaghirà di loro, tutte, ma neanche la sua vita da gangster potrà tenere il passo con la loro sete di emozioni forti.

Generazione Britney Spears
Harmony Korine riesce a parlare di ragazzi come davvero pochi sanno fare, anche ora che ragazzo non lo è più. Quella che racconta è la nuova generazione perduta, figlia di Britney Spears. La generazione che ha visto la giovane promessa del Disney Club, ex fidanzatina d’America, bruciare in fretta la sua fama e la sua giovinezza, fino a impazzire e rasarsi i capelli davanti a tutta la nazione. Non a caso l’unica scena “romantica” del film ruota proprio attorno ad una sua canzone, “Everytime”, cantata dalle protagoniste sognanti, con passamontagna e fucile. E ancor meno casuale è la scelta di inserire tra le protagoniste Selena Gomez e Vanessa Hudgens, stelline della Disney ansiose di staccarsi di dosso l’etichetta di “brave ragazze”.
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“Spring Break Forever!”
Tutto e subito: ecco il nuovo sogno americano. Harmony Korine stravolge la ricerca della felicità e la vira verso l’edonismo. Il sogno americano è morto, ora bisogna prendere quel che si può quando si può, senza preoccuparsi delle conseguenze. E allora le nostre Spring Breakers continuano a far festa, sognando di continuare a far festa, in un loop disturbante, sulle note della perfetta colonna sonora firmata dal Skrillex e Cliff Martinez. Ma il loro viaggio allucinato, sensuale e violento racconta molto più di quello che accade sullo schermo.
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Mio padre è Andrej Tarkovskij, mia madre è Sarah Connor. Onnivora di cinema, ho imparato a memoria IMDB. Vorrei vivere dentro “L’Eglise d’Auvers-sur-Oise” di Van Gogh, essere fotografata da Diane Arbus e scolpita da Canova. Vorrei che Hemingway scrivesse di me, che Hendrix mi dedicasse una canzone e che Renzo Piano mi intitolasse un grattacielo. Per quest’ultimo sono ancora in tempo.