Torna a Formia il Festival della Commedia Italiana: si eleggono re e regina della commedia italiana
Last Updated on 08/09/2020
In programma, durante il Festival della Commedia Italiana, anche una rassegna pomeridiana per omaggiare il cinema del passato e una mostra fotografica su “La Ciociara”. Ospite d’onore, Massimo Boldi

Dopo il successo della prima edizione, torna a Formia, in provincia di Latina, il “Festival della Commedia italiana”, da venerdì 11 sino a domenica 13 settembre. L’appuntamento, che lo scorso anno ha eletto, votando tramite social, “Il Marchese del Grillo”, film con Alberto Sordi, la commedia italiana più bella di sempre, quest’anno avrà come sottotitolo “I più grandi di sempre”. Si tenterà di eleggere, quindi, il più grande attore e la più grande attrice del genere.
Il programma e gli ospiti
Tre giorni di spettacolo, eventi e proiezioni, con una mostra incentrata sul sessantesimo anniversario dell’iconico capolavoro di Vittorio De Sica, La Ciociara. Ospite d’onore del festival sarà Massimo Boldi. L’iniziativa, organizzata da Snap Creative Hub, gode del contributo di Comune di Formia, Roma Lazio Film Commission e Provincia di Latina. E sarà condotta dall’attore Fabrizio Sabatucci. La direzione artistica è a cura del Direttore creativo e artistico di Snap Creative Hub Fabrizio Conti, ideatore del format, con Ricky Tognazzi e Simona Izzo.
Totò, Lino Banfi, Bud Spencer, Eduardo De Filippo, Elena Fabrizi e Sophia Loren i finalisti
Sulla pagina Facebook “Festival della Commedia Italiana” si possono ancora sostenere i finalisti del contest. Tra gli uomini i più votati sono risultati, finora, Totò, Lino Banfi, Bud Spencer ed Eduardo De Filippo: uno di questi sarà il “re della commedia italiana”.Per le donne, invece, hanno raggiunto il maggior numero di like Elena Fabrizi e Sophia Loren, in attesa delle ultime due finaliste che concorreranno al titolo di “regina della commedia italiana”.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.