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Letteratura straniera: il Duecento in quattro libri

Last Updated on 18/01/2022

La letteratura straniera del Duecento in quattro opere immortali: Tristano e Isotta, Parzival, Roman de Renart e Roman de la Rose.

Per la letteratura straniera del Duecento tratteremo quattro opere: Tristano e Isotta, Parzival, Roman de Renart e Roman de la Rose.

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I temi più ricorrenti

Della letteratura del Duecento, soprattutto francese, assistiamo allo sviluppo di diversi temi. Dopo le chansons de geste, i temi principali sono diventati l’elemento avventuroso e il tema d’amore, quest’ultimo sviluppato con storie che vengono complicate da elementi sovrannaturali. Le opere sono ispirate dalla materia di Roma e dalla materia di Bretagna. Ed ecco che Cesare o Enea diventano i protagonisti di questi intrecci romanzati, così come lo diventano i cavalieri della tavola rotonda di re Artù: Lancillotto, Galvano, Tristano o Perceval.

La poesia goliardica

Compare anche un altro genere: la poesia goliardica. Concepita dai goliardi (studenti), trattano di donne e amore in modo spesso osceno, celebrano la gioia di vivere e polemizzano contro il potere ecclesiastico. Del clero criticano l’ingordigia e l’oppressione che esercitano verso i fedeli. Nascono i fabliaux, racconti brillanti o satirici, che trattano vicende quotidiane in modo beffardo o comico. Composti in versi ottonari a rima baciata, i protagonisti subiscono delle burle, sono ingenui o avidi o traditi dalle mogli.

Il pubblico e la scrittura

Il pubblico nel Duecento non è più popolare ma nobile, i poemi non sono decantati ma destinati alla lettura, pertanto deve esserci maggiore attenzione dal punto di vista stilistico e della struttura del testo.

Tristano e Isotta

La storia di Tristano e Isotta viene raccontata da diversi testi medioevali, ognuno dei quali cambia dei particolari o alcuni personaggi secondari. I motivi che però accompagnano tutte le versioni sono gli stessi: un amore fatale per merito di un filtro magico, l’impossibilità di questo amore perché Isotta è sposa di Marco, re di Cornovaglia e zio di Tristano, i due amanti che vengono scoperti, la generosità dello zio che decide di risparmiarli, il ritorno di Isotta dal marito, l’esilio volontario di Tristano, l’inganno della moglie di Tristano che provoca la morte dei due amanti. Gottfried von Strassburg, produttivo in area germanica, scrive Tristano e Isotta probabilmente tra il 1210 ed il 1220 anche se l’opera non viene completata. Viene composta su ispirazione di quella di Thomas, che scrive il suo poema tra il 1160 ed il 1170.

Parzival

In Perceval l’amore, al contrario di Tristano e Isotta, non diventa un punto centrale nella vicenda. Il poema è, invece, basato sullo sviluppo della personalità umana e sociale, partendo dall’infanzia, con la scoperta di valori morali e religiosi. Parzival, opera in versi composta tra il 1197 ed il 1210 da Wolfram von Eschenbach, un importante poeta tedesco, si incentra sulla ricerca religiosa del protagonista. Subisce vicende dolorose, viene portato alla disperazione. Quando riesce a superare questa condizione grazie all’umiltà e all’amore conquista il Santo Graal.

Roman de Renart

Realizzato tra il 1174 ed il 1250 in ottonari a rima baciata e composto da una serie di episodi che hanno per protagonisti animali parlanti, vengono descritte o le beffe che alcuni animali subiscono da quelli più furbi, come Renart la volpe, oppure viene raccontata, in forma di satira, la società.

Roman de la Rose

Il Roman de la Rose, composto intorno al 1270, è un poema didascalico-allegorico. La prima parte, scritta da Guillaume de Lorris e formata da circa quattromila versi, racconta dello stesso poeta che, in sogno, si trova in un giardino circondato da un muro e da statue raffiguranti qualità come Odio, Villania e Tradimento. Una volta entrato vede le danze di Amore con Giovinezza, Bellezza e Cortesia. Finisce con il lamento del poeta che non ha potuto cogliere la rosa perché intorno al fiore trova un muro. La seconda parte, scritta da Jean de Meung e composta da diciottomila versi, racconta per esempio di Natura che lotta contro la Morte oppure di Amore e Venere che non tollerano la verginità nelle donne. Mentre la prima parte tratta di amore e moralità, nella seconda parte si parla con spregiudicatezza, scetticismo e cinismo.

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