Realities in the making, 38 artisti in mostra alla galleria Rossocinabro
Apre oggi la mostra “Realities in the Making” della galleria Rossocinabro di Roma, con le più recenti novità di 38 artisti internazionali. Lavori e stili molto diversi, ma accomunate da intensità emotiva e suggestione psicologica. Un invito, quindi, alla scoperta di sé. Visitabile sino al 10 gennaio 2021.

Apre oggi la mostra “Realities in the Making” della galleria Rossocinabro di Roma, con le più recenti novità di 38 artisti internazionali. Lavori e stili molto diversi, ma accomunate da intensità emotiva e suggestione psicologica. Un invito, quindi, alla scoperta di sé. Visitabile sino al 10 gennaio 2021. A cura di Cristina Madini.
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Le opere in mostra
Alcune opere offrono uno scorcio di un incontro tra la vita materiale ordinaria e tutto ciò che sta dietro: sogni, visioni, fantasie e immagini inconsce. Intervallati da frammenti della realtà mediata di schermi e fotografie. Altri scelgono motivi contrastanti enfatizzando la distinzione tra realtà e finzione, oscurità e luce, razionalità e irrazionalità, restrizione e libertà, tra esterno e interno. Tuttavia, questa dualità in queste opere non è tesa o conflittuale. Le connessioni tra i poli opposti sono instabili, fluide e cambiano naturalmente continuamente. Alcuni artisti rappresentano anche un mondo sfaccettato e instabile in colori spesso quasi monocromatici. Gli oggetti sono frammentari, apparentemente incompiuti, le loro forme si dissolvono come a confermare che l’autenticità della realtà visibile è una mera illusione.
Frammenti di realtà in divenire
I soggetti di Realities in the Making non sono integrali ma frammentati e contengono tutte queste realtà in divenire. Questo è probabilmente il motivo per cui in alcuni dipinti, foto o sculture spesso non si vede una figura umana completa, ma le sue parti (volti, mani) o i loro sostituti (dettagli di abbigliamento, accessori). Le allusioni all’autoritratto testimoniano un approccio personale ed emotivo al lavoro. Gli artisti litigano con la tradizione del genere ritratto e autoritratto prendendo le distanze dalla necessità di rappresentare l’individualità del ritratto. Parlano in segni, metafore visive e simboli che fungono da catalizzatori di emozioni. La mostra non offre una narrazione chiara e coerente, ma piuttosto fornisce impulsi che provocano le esperienze dello spettatore ed evocano ricordi.
Artisti in evidenza
Janice Alamanou, Cecilia Álvarez, Alessandro Angeletti, Annabelle Art Gallery, Brian Avadka Colez, Ivana Bachová, Heike Baltruweit, Nicola Barth, Lord Nicolaus Dinter, Onno Dröge, Noemi Galavotti, Connie García Sainz,Evaldas Gulbinas, Michael Jiliak, Robert Kalin, Monika Blanka Katterwe, Alan Lacke Cairo, Rosana Largo Rodríguez, Fiona Livingstone, Christina Mitterhuber, Amanda Narain, Eve Neeracher, Roanne O’Donnell, Britta Ortiz, Ann Palmer, Marika Pentikäinen, Gerhard Petzl, Ludwika Pilat, Sal Ponce Enrile, Rebz, Belle Roth, Greta Schnall, Taka & Megu, Nancy van Wichelen, Stéphane Vereecken, Andre Visser, Marja-Riitta Vuorela, Renate West.
Date, indirizzo e orari
Date: dal 21 dicembre 2020 al 10 gennaio 2021.
Indirizzo: via Raffaele Cadorna 28, Roma.
Orari: da lunedì a venerdì 11:00-18:00 e su appuntamento.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.