Da Hitchcock a Santini, cinque mostre fotografiche da visitare in Italia
Last Updated on 28/02/2022
Tre mostre per raccontare la pandemia: Italia in-attesa, Hope, Carlo Mari. Io Milano. Due, invece, per scoprire Hitchcock e Gino Santini...

Italia in-attesa, 12 racconti fotografici – Roma – Palazzo Barberini – fino al 13 giugno 2021

La collettiva presenta i lavori fotografici di 12 autori, invitati a raccontare il vuoto e la sospensione nella vita ordinaria in questo momento pandemico, sondando di volta in volta paesaggi urbani ed extra-urbani, siti e luoghi della cultura della Penisola.
Hope – Verona – Palazzo della Gran Guardia – fino al 24 marzo 2021

Prix Pictet, tra i più importanti premi fotografici al mondo, arriva a Verona. La mostra, dedicata quest’anno alla “speranza”, vede le opere dei 12 fotografi finalisti. Questi esplorano i modi positivi in cui l’umanità sta affrontando le crisi ambientale e sociale dei nostri tempi.
Carlo Mari. Io Milano – Milano – Piazza della Scala – fino all’11 aprile 2021

L’esposizione “Carlo Mari. Io Milano. Aprile 2020. La città vista dai carabinieri attraverso l’occhio di un fotografo”, allestita nel Chiostro del museo, presenta 47 gigantografie degli scatti fotografici del reporter, tutte in bianco e nero. Una straordinaria testimonianza storica per raccontare come il capoluogo lombardo ha vissuto il lockdown dello scorso anno.
Alfred Hitchcock nei film della Universal Pictures – Monza – Arengario – fino al 28 marzo 2021

La rassegna indaga la figura del regista del brivido attraverso 70 fotografie e contenuti speciali provenienti dagli archivi della Major americana. Un viaggio indimenticabile, tra aneddoti e dettagli, nel backstage dei principali film di Hitchcock e delle sue scene più celebri.
Gino Santini. Fotografie 1937-1970 – Padova – Palazzo Zuckermann – fino al 5 aprile 2021

Un’occasione per ammirare la produzione in bianco e nero del padovano Gino Santini, che con le sue foto ha influenzato una generazione di fotografi, così da coglierne il personalissimo stile e il grande estro.
La rubrica delle “5 mostre” è anche sul quindicinare Ora, editore Adwin Srl
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.