Covid, altri 50 milioni di euro per i musei non statali
Stanziati ulteriori 50 milioni di euro per sostenere i musei non statali, danneggiati dalle chiusure forzate dello scorso inverno e di questa primavera. Arriva così a circa mezzo miliardo di euro lo stanziamento complessivo per i musei italiani da inizio pandemia…

“Stanziati ulteriori 50 milioni di euro per sostenere i musei non statali, danneggiati dalle chiusure forzate dello scorso inverno e di questa primavera. Un sostegno concreto nel momento della ripartenza, di cui queste istituzioni culturali sono protagoniste. Arriva così a circa mezzo miliardo di euro lo stanziamento complessivo per i musei italiani da inizio pandemia”.
Così il Ministro della cultura, Dario Franceschini, al momento della firma del decreto che destina 50 milioni di euro del Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali ai musei civici, ai musei diocesani e agli altri musei e luoghi della cultura non statali con personalità giuridica o, se pubblici, comunque dotati di autonomia organizzativa, contabile e di bilancio.
Le risorse si divideranno tra i soggetti richiedenti in misura proporzionale ai minori introiti derivanti dalla vendita di biglietti
Le risorse si divideranno tra i soggetti richiedenti in misura proporzionale ai minori introiti derivanti dalla vendita di biglietti. Sarà esaminato il periodo dal 1 gennaio 2021 al 30 aprile 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019. Il contributo non potrà comunque superare la differenza tra gli introiti del 2019 e quelli del 2021 nel periodo considerato.
Modalità e scadenze per le presentazioni delle domande
Il decreto è all’esame dei competenti Organi di controllo. Sarà disponibile, a registrazione avvenuta, sul sito del Ministero della cultura all’indirizzo https://cultura.gov.it/comunicati/decreti-del-ministro. L’avviso con le modalità e le scadenze per le presentazioni delle domande di contributo verrà quindi pubblicato sul sito della Direzione generale musei, entro dieci giorni dalla data di registrazione del decreto.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.