L’osteria dei pittori, tovaglie e tovaglioli d’autore alla Nuova Pesa di Roma
La Nuova Pesa omaggia l’Osteria dei Pittori dei fratelli Menghi con una collettiva che gioca con tovaglie e tovaglioli all’insegna dell’arte e della convivialità. Cinquanta gli artisti coinvolti…

“L’osteria dei pittori” è il titolo della nuova mostra de La Nuova Pesa, visitabile sino al 25 febbraio 2022. L’esposizione nasce da un’idea di Roberto Gramiccia, che attinge al libro di Ugo Pirro. Questa piccola perla letteraria, attraverso le vicende, gli incontri e gli scontri, presso la trattoria romana dei Fratelli Menghi in via Flaminia, di artisti che esprimevano il meglio della ricerca estetica degli anni Cinquanta e Sessanta getta un cono di luce su un periodo irripetibile della storia dell’arte. Il re indiscusso di quella osteria, in realtà un vero e proprio cenacolo di raffinati intellettuali, era senza dubbio Mario Mafai.
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Mario Mafai usava disegnare o dipingere sui tovaglioli e sulle tovaglie dei Menghi
Ebbene, Mafai usava disegnare o dipingere sui tovaglioli e sulle tovaglie dei Menghi. Come lui anche altri artisti, come Turcato Dorazio e Consagra, i quali spesso con quei tovaglioli pagavano pranzi e cene innaffiati da un pessimo bianco dei Castelli romani. In questo progetto, la trattoria dei fratelli Menghi e il libro di Pirro sono uno spunto per alludere a una realtà universale che ha trovato in Roma, e nella cultura meridiana cara ad Albert Camus, una patria ideale. Una realtà che rintraccia nella convivialità, nel piacere della tavola e nello stimolo a un confronto umano e umanistico mai stanco, il suo razionale. Un valore che il tempo in cui viviamo tende tristemente a disperdere.
Cinquanta gli artisti che hanno accettato di utilizzare dei semplici tovaglioli di stoffa per realizzare le proprie opere
Sono cinquanta gli artisti, fra i migliori dell’attuale panorama, che hanno accettato di utilizzare dei semplici tovaglioli di stoffa per realizzare le proprie opere. L’insieme di esse fornirà la mise in scène di un cenacolo di artisti entro il quale ogni singolo tovagliolo può essere il simbolo di chi, mangiando bevendo parlando, magari progetta una rivoluzione che cambierà il mondo o inaugura una nuova Avanguardia artistica. Non pensiamo solo ai Menghi ma al Cabaret Voltaire di Zurigo, a Le Chat noir di Parigi. Ai caffè Aragno e Greco nella Roma del primo Novecento, al Jamaica di Milano, a Rosati, a Canova, al Bar della Pace, a Pommidoro. Oltre alla raccolta di “opere su tovagliolo”, ci saranno altre sorprese non di poco conto.
Gli artisti in mostra
Sono presenti le opere di Alfani, Aquilanti, Basso, Bulzatti, Cademartori, Calabria, Calignano. Capogrosso, Caporossi, Ceccobelli, Ciuffetelli, Colagrossi. Crudi, Dessì, Di Stasio, Dormino, Filippetta, Florescu, Fusj, Galizia. Gandolfi, Gironda, Grosso, Levini, Limoni, Lotito, Magni, Modica. Mulas, Nalli, Nonnis, Nunzio, Padroni, Palmieri, Pietrosanti. Politi, Pulvirenti, Rotiroti, Ruffo, Salvatori, Sanna, Sarra, Savini, Schirripa. Scolamiero, Solendo, Soscia, Stucky, Turco e Verrelli.
Info, date e orari
Date: sino al 25 febbraio 2022
Luogo: La Nuova Pesa
Indirizzo: via del Corso 530, Roma.
Orari: dal lunedì al venerdì 10:00 – 13:30 / 16:00 – 19:30.
Curatore: Roberto Gramiccia
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.