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Altri fiori per camera tua, Dario Nanì in mostra a Casa Vuota

Vive nella precaria condizione condizione di un trasloco velato di ricordi e nell’emozione trattenuta degli addii la prima mostra personale romana di Dario Nanì. Intitolata Altri fiori per camera tua, è visitabile sino al 20 marzo 2022 negli spazi di Casa Vuota, a Roma

Vive nella precaria condizione di un trasloco velato di ricordi e nell’emozione trattenuta degli addii la prima mostra personale romana di Dario Nanì, artista siciliano di stanza a Bologna, intitolata Altri fiori per camera tua e curata da Francesco Paolo Del Re e Sabino de Nichilo. Sino al 20 marzo 2022 la mostra abita negli spazi di Casa Vuota, in via Maia 12 a Roma. Una pittura intensa e potente, di vivida chiarezza e profonda carnalità, nella quale risuonano echi di estati stratificate nella memoria e l’intenso struggimento degli amori mai finiti.

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“Il rumore dei traslochi”

La cadenza dell’endecasillabo che il titolo della mostra scandisce – spiegano i curatori Francesco Paolo Del Re e Sabino de Nichiloracchiude in sé tutta la poesia delle stanze abitate e poi svuotate in cui Dario Nanì ci conduce, l’odore delle case in cui si consumano i giorni e che poi vengono dismesse come una pelle. Nel rumore dei traslochi che mettono le vite nelle scatole risuonano gli amori incominciati e poi finiti e la reminiscenza vaga di un mazzo di fiori visto una volta in una camera da letto perduta nella memoria, rispetto al quale confrontare il valore dell’offerta e del dono, del corpo dato in pasto ai giorni, del desiderio impellente che balugina nel teatro di una giovinezza permanente”.

“Nell’immaginare questa mostra mi ha guidato l’idea del trasloco – racconta Nanì – Quando svuotiamo i nostri cassetti, ci accorgiamo di avere conservato nel tempo oggetti appartenenti a diverse persone. Oggetti smarriti, ognuno dei quali si porta dietro un nome, una sensazione. Così sono i miei dipinti, che si trascinano dietro la memoria di persone che ho incontrato e luoghi che ho visitato, che di volta in volta si rinnova”.

Le opere in mostra

I disegni e i collage di Dario Nanì, realizzati tra il 2020 e il 2021, hanno un forte contenuto autobiografico e presentano al pubblico alcuni grandi temi che ricorrono nella ricerca dell’artista. “Sono le mie storie e quelle dei miei amici, l’argomento dei racconti delle nostre uscite serali”, spiega Nanì. “Non so se possono interessare a tutti ma abbracciano tante persone. Succede come guardando un film, alcuni ci si rivedono e altri no, dipende da chi guarda”.

Il ciclo sui fiori

Il ciclo sui fiori che dà il titolo alla mostra trae origine dall’ossessione per un mazzo di fiori finti rimasti sull’armadio della casa della persona amata. Il residuo di una precedente relazione, un’immagine rimasta impressa nella mente e rievocata nel tentativo di esorcizzarne la presenza. Nella volontà di barattare quel dono con un altro o milioni di altri che la pittura rende possibili. “Evocati come un mormorio, come una presenza immateriale che perde ogni necessità descrittiva – raccontano i curatori – gli echi di queste corolle suppletive e risarcitorie sono impregnati di tutto il potere affabulatorio e molcente della pittura che vale per se stessa, superando la realtà nell’esuberanza del colore”.

Il collage, tra fogli di riviste e post-it

I collage, infine, nati dalla giustapposizione casuale di fogli di riviste e post-it oppure dall’accumulo di lacerti di immagini precedenti, in cui un certo gusto per la citazione si accompagna al gesto manuale di schiacciare le carte alla ricerca di toni e accostamenti intimamente pittorici, sono appunti di un diario visuale e poetico che segnano le coordinate di luoghi, appuntamenti, persone da incontrare, azioni da fare. “La spoglia residuale delle vite – secondo i curatori – che si prova a trattenere fissando un punto sulla mappa inventata dei giorni ancora da contare”.

Chi è Dario Nanì

Dario Nanì nasce a Ragusa nel 1993 e vive e a Bologna. Studia all’Accademia di Belle Arti prima a Catania e poi a Bologna. Prima della mostra di Casa Vuota, la sua personale più recente è Confessioni poco intelligenti a cura di Giuseppe Giordano. Si è tenuta nel 2019 presso Prima Classe a Ragusa. Del 2018 è la mostra I ragazzi di città intelligenti non dipingono, doppia personale di Dario Nanì e Rosario Calabrese a cura di Paolo Nifosì presso il Movimento Culturale Vitaliano Brancati a Scicli (RG).

Info, date e orari

Indirizzo: Casa Vuota – Roma, via Maia 12, int. 4A
Date: dal 29 gennaio al 20 marzo 2022
Orari: visitabile su appuntamento.

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