“NonChiamatemiMorbo”: storie di Parkinson nella mostra fotografica parlante con le voci di Lella Costa e Claudio Bisio
Arriva a Roma, dopo 18 tappe, “NonChiamatemiMorbo”, mostra fotografica a ingresso gratuito promossa dalla Confederazione Parkinson Italia, che apre domani, venerdì 6 maggio, al Corner MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo dove rimane fino al 22 maggio

18 tappe, oltre 5000 visitatori in 2 anni, 43 storie di donne e uomini immortalati dall’obiettivo di Giovanni Diffidenti raccontate dalle voci di Lella Costa e Claudio Bisio. Sono i numeri di “NonChiamatemiMorbo”, mostra fotografica a ingresso gratuito promossa dalla Confederazione Parkinson Italia. L’esposizione apre domani, venerdì 6 maggio, al Corner MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo a Roma. Fino al 22 maggio.
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Una mostra fotografica parlante per un’esperienza immersiva
Il progetto conta sull’adesione di tutte le associazioni che in Italia si occupano di Parkinson e nasce con l’obiettivo di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla malattia. La mostra è l’occasione per offrire una visione differente della malattia, ricordare l’importanza della diagnosi precoce e informare i cittadini. Raccontando come le persone con Parkinson possano continuare una vita di relazioni e attività, mantenendo un elevato livello di qualità di vita. Oltre alle immagini che ritraggono le persone con Parkinson, una sezione di scatti dedicata ai caregiver familiari pone inoltre l’accento sull’importanza di queste figure, principalmente figli e coniugi, nella quotidianità della persona con Parkinson.
Il visitatore può ascoltare il racconto di “Mr. o Mrs. Parkinson”
Una mostra fotografica parlante che permette di vivere un’esperienza immersiva. Gli scatti sono stampati su grandi pannelli appesi al soffitto e, al posto della classica didascalia scritta, il visitatore può ascoltare il racconto di “Mr. o Mrs. Parkinson”, interpretati da Lella Costa e Claudio Bisio, scaricando l’app gratuita realizzata per la mostra e inquadrando l’apposito codice posto su ogni pannello. I due attori, con le loro inconfondibili voci, danno vita a una narrazione in cui è la malattia in prima persona che guida il visitatore alla scoperta della vita dei protagonisti degli scatti. Dai momenti difficili alle personali strategie di resilienza che ognuno di loro ha saputo applicare nella propria quotidianità.
Gli eventi collaterali
In occasione della tappa di Roma della mostra, Confederazione Parkinson Italia promuove, con il contributo non condizionante di AbbVie, altri due eventi con l’obiettivo di sensibilizzare e informare sulla malattia di Parkinson: la presentazione dell’audio-libro fotografico “NonChiamatemiMorbo” e la Tavola Rotonda “Familiari curanti: il primo presidio”.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.