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Eurovision Story – Da Alan Sorrenti ai Jalisse, tutte le canzoni italiane degli anni ’80 e ’90

Last Updated on 11/05/2022

Dal sesto posto di Alan Sorrenti con Non so che darei nel 1980 sino al quarto dei Jalisse con Fiumi di parole. In mezzo anche Riccardo Fogli, Mia Martini e Luca Barbarossa. Senza però dimenticare i nove pesanti anni di assenza…

Dopo aver raccontato gli anni sessanta e settanta, il viaggio nella storia dell’Eurovision Song Contest prosegue col decennio successivo, che iniziò con un discreto sesto posto, ottenuto nel 1980 da Alan Sorrenti con la sua Non so che darei. Poi, nel 1981 la Rai decise, per la prima volta dall’introduzione della manifestazione nel 1956, di sospendere la sua partecipazione “per scarso interesse”. Nel 1983, il paese fu rappresentato da un brano interpretato da Riccardo Fogli, Per Lucia, arrivato undicesimo.

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Alan Sorrenti – Non So Che Darei – Eurovision 1980

Nel 1984 Alice e Franco Battiato arrivarono quinti con il brano I treni di Tozeur. E nel 1985 Al Bano e Romina Power si classificano settimi con la canzone Magic, Oh Magic. Nel 1986 una nuova pausa italiana, mentre nel 1987 Umberto Tozzi e Raf arrivarono terzi con il brano Gente di mare. Chiusero questo decennio le partecipazioni di Luca Barbarossa (1988, Ti scrivo), dodicesimo, e della coppia Anna Oxa-Fausto Leali (1989, Avrei voluto) che chiuse nona.

Umberto Tozzi & Raf – Gente di mare – Eurovision 1987

Cosa avvenne nel 1991, anno in cui l’Italia ospitò la manifestazione

Nel 1990 l’Italia tornò a vincere a Zagabria, nell’allora Jugoslavia, con Toto Cutugno e la sua Insieme 1992. Inizialmente l’edizione 1991 si sarebbe dovuta svolgere a Sanremo ma, per motivi di sicurezza legati alla guerra del Golfo e alle crescenti tensioni jugoslave, la sede fu spostata a Roma, nello studio 15 di Cinecittà. Tale edizione fu accusata di essere stata parecchio improvvisats, con una conduzione blanda affidata a Toto Cutugno e Gigliola Cinquetti, il primo tra l’altro poco pratico con l’inglese. In questo caso l’Italia fu rappresentata da Peppino di Capri, scelto direttamente dalla Rai, con il brano interpretato in napoletano “Comme è ddoce ‘o mare”, piazzatasi al settimo posto.

Toto Cutugno – Insieme 1992 – Eurovision 1990

Italia grande assente e il caso Jalisse

Nel 1992 l’Italia prese parte con Mia Martini con il brano Rapsodia, ottenendo un buon quarto posto. Nel 1993 fu la volta di Enrico Ruggeri, che si piazzò invece dodicesimo. Tra il 1994 e il 1996, una nuova lunga pausa dalla manifestazione, per questo l’UER, Unione europea di radiodiffusione, non risparmiò delle critiche alla televisione di stato italiana. Nel 1997 i Jalisse, tra i favoriti della vigilia, conquistarono il quarto posto con Fiumi di parole, canzone vincitrice di Sanremo nello stesso anno. Il commentatore in quel caso fu Ettore Andenna, il quale sostenne che la Rai volesse a tutti i costi evitare di vincere. Non sorprende quindi che l’Italia decise di non parteciparvi più. Fino al 2010.

Jalisse – Fiumi di parole – Eurovision 1997

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