Dirty Dancing, il sequel uscirà nel 2024 e avrà Jennifer Grey nel cast
Last Updated on 10/05/2022
Partono le riprese del seguito di Dirty Dancing con Jennifer Grey. Sarà Jonathan Levine a dirigere il film che segue al classico del 1987 “Dirty Dancing” che era interpretato da Patrick Swayze, scomparso nel 2009

Partono le riprese del seguito di Dirty Dancing con Jennifer Grey. Sarà Jonathan Levine a dirigere il film che segue al classico del 1987 “Dirty Dancing” che era interpretato da Patrick Swayze, scomparso nel 2009.
“Dirty Dancing’ è più di un film – si legge in un’intervista del regista a Deadline – è una pietra miliare culturale che continua a essere un rito di passaggio. Dirty Dancing è il titolo del catalogo più venduto nella storia di Lionsgate. Il film ha incassato 214,5 milioni di dollari in tutto il mondo nel 1987 e continua ad attirare nuovi fan fino ad oggi”.
Levine ha anche coscritto la sceneggiatura del sequel con Elizabeth Chomko. “Sarà una storia d’amore di formazione incentrata sull’esperienza di una giovane donna al campo estivo, ma il viaggio di Baby si intreccerà con questo per creare una narrativa a più livelli”. Poi ha spiegato che “il film è ambientato negli anni ’90 e nel mondo dell’hip hop e altri artisti come Alanis Morissette e Liz Phair. Il casting è in corso per il ruolo principale. Il film dovrebbe entrare in produzione entro la fine dell’anno per l’uscita nel 2024”.
I primi dettagli del sequel
Sicura la presenza di Jennifer Grey. “È una collaboratrice preziosa. Vogliamo essere rispettosi in ogni modo”.
La musica del film spazierà dalle canzoni del film originale (Hungry Eyes è tra le canzoni che torneranno) all’hip-hop degli anni ’90. E potrebbero essere presenti canzoni di Alanis Morisette e Liz Phair. “Non vedo l’ora di collaborare con Jennifer – ha detto Levine – per portare questa bellissima storia di estate, romanticismo e balli a una generazione di nuovi fan. Affronteremo l’incarico con raffinatezza, ambizione e, soprattutto, amore”.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.