Pulitzer, Joshua Cohen vince il premio per la narrativa
Lo scrittore americano Joshua Cohen ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa con il romanzo “The Netanyahus” che uscirà in Italia il 7 settembre per Codice Edizioni con il titolo “I Netanyahu”…

Lo scrittore americano Joshua Cohen ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa con il romanzo “The Netanyahus”. Questo uscirà in Italia il 7 settembre 2022 per Codice Edizioni con il titolo “I Netanyahu. Dove si narra un episodio minore e in fin dei conti trascurabile nella storia di una famiglia illustre”.
La traduzione sarà della scrittrice Claudia Durastanti che aveva già lavorato a tutte le precedenti edizioni italiane dei libri dell’autore. A partire dal 2018, l’editore torinese Codice Edizioni ha scelto di pubblicare in Italia le opere di Cohen. A cominciare dal romanzo Un’altra occupazione (2018) a cui è seguito il bestseller ‘Il libro dei numeri’ (2019). Recentemente anche la raccolta di racconti ‘Quattro nuovi messaggi’ (2021).
La trama del libro
Siamo a Corbin College, Stato di New York, nell’inverno del 1959. Ruben Blum, professore di storia, viene incaricato di ospitare e accompagnare per un week end uno studioso israeliano che l’università sta valutando di assumere: Benzion Netanyahu, padre di Benjamin, che alcuni decenni dopo diventerà primo ministro di Israele. Liberamente ispirato a una storia vera raccontata dal famoso critico Harold Bloom, I Netanyahu è la più recente dimostrazione del genio letterario di Joshua Cohen: campus novel, commedia dissacrante, lezione di storia, conferenza accademica, polemica sul sionismo, riflessione sui conflitti culturali e religiosi degli ebrei americani e sulla vulnerabilità dei discorsi identitari.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.