Libri e film a confronto – “Il visconte che mi amava” di Julia Quinn e la 2a stagione di Bridgerton
Tra la seconda stagione della serie televisiva “Bridgerton”, ancora su Netflix, e il romanzo da cui è tratto, “Il visconte che mi amava”, edito in Italia da Mondadori, ci sono tantissime differenze. Scopriamole…

La seconda stagione della serie televisiva “Bridgerton”, ancora su Netflix, si compone di otto puntate e vede protagonista il maggiore dei fratelli Bridgerton, il visconte del titolo, Anthony. Deciso a sposarsi, la sua scelta ricade su Edwina Sharma, il nuovo “Diamante” scelto dalla Regina. Ma la sorella maggiore Kate sembra intenzionata ad impedire questo matrimonio, in quanto vuole il meglio per la sorella e non un pretendente che non vuole sposarsi per amore. Anthony e Kate iniziano un vero e proprio scontro fondato su battibecchi, ma l’attrazione e l’amore non si possono fermare.
Le differenze tra Il visconte che mi amava e Bridgerton 2
Molte sono le differenze con il romanzo “Il visconte che mi amava”, edito in Italia da Mondadori. Una differenza significativa la riscontriamo nel rapporto tra le sorelle Sharma (che nel romanzo si chiamano Sheffield) e la loro madre. Così come nella relazione che instaurano con Anthony. Mentre nella serie televisiva le dinamiche a tre diventano intense e complicate, con il Visconte che vuole sposare una sorella mentre sembra provi qualcosa per l’altra, nel romanzo tutto questo non succede, la scelta diventa subito evidente dopo pochi capitoli.
Anzi, nel libro Edwina ha una personalità meno rimarcata, al contrario della serie dove, soprattutto nelle ultime puntate, acquisisce una maggiore consapevolezza di sé. Stessa consapevolezza la troviamo in Kate, che nel romanzo ha ventun anni mentre nella serie ventisei, quindi già considerata una “zitella”. Ed è impegnata a far risplendere la sorella e a farle avere un matrimonio d’amore. Nella serie Kate scoprirà l’amore anche andando contro la sua volontà.
Cosa succede ad Eloise e a Benedict
Nella serie, inoltre, rispetto al libro, Eloise debutta in società e trova un nuovo amico – che diventa quasi un interesse amoroso. Si tratta di un garzone, che incontra mentre continua ad investigare su Lady Whistledown. Inizia ad instaurare un bel rapporto con Kate, chiedendole dei consigli sulla scelta di essere una donna sola in quella società. Benedict inizia a frequentare un’Accademia d’arte mentre Colin torna dal viaggio in Grecia, oltre ad andare a trovare un suo vecchio amore.
Dal romanzo troviamo comunque la partita di Pall Mall, il flashback sulla morte di Edmund, il capofamiglia della famiglia Bridgerton, la tenuta di campagna Aubrey Hall, il fastidio che Kate prova per i temporali (che nel romanzo diventa un vero e proprio trauma) e la stessa che viene punta da un’ape. Anche se le modalità nei quali questi avvenimenti accadono e a cosa portano sono totalmente diversi rispetto alla serie. Conosciamo anche il soprano Maria Rosso, con la quale Anthony si è spesso piacevolmente intrattenuto. Ma niente più di questo. Durante la prima stagione si era invece invaghito di lei (che si chiamava Siena), ed era disposto a fuggire con lei se il duello con il Duca di Hastings fosse finito in tragedia.
Non incontriamo, e neanche sono nominati, i genitori di Mary Sharma
Non incontriamo, e neanche sono nominati, i genitori di Mary Sharma. Questi hanno deciso di non incontrare più la figlia dopo la sua decisione di sposare un uomo senza titoli nobiliari e già padre di una bambina. Anche i Featherington sono maggiormente protagonisti nella serie, con la conoscenza del nuovo Lord, mentre nel romanzo vengono appena accennati: Penelope per un’amicizia con Kate che nella serie non esiste (la sua migliore amica è Eloise), e Lady Featherington come testimone di una situazione compromettente.
La serie targata Netflix è riuscita a rendere il secondo volume della saga dei Bridgerton più coinvolgente, con Kate molto più interessante rispetto alla sua rappresentazione su carta
La serie targata Netflix è riuscita a rendere il secondo volume della saga dei Bridgerton più coinvolgente, con Kate molto più interessante rispetto alla sua rappresentazione su carta. I dialoghi sono più brillanti, come si arriva alla consapevolezza di ciò che si prova più possibile, ed anche l’escamotage finale per far comprendere i sentimenti dei due protagonisti, per quanto scontato, risulta più funzionale di quello cartaceo. Al cast, oltre al ritorno dei personaggi della prima serie, si aggiungono Simone Ashley (Kate), Charithra Chandran (Edwina) e Shelley Conn (Mary Sharma). Non è ritornato nei panni del Duca di Hastings Regé-Jean Page.
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Classe 1984, romana, entusiasta lettrice fin dall’infanzia e divoratrice di romanzi gialli. Appassionata di cinema, guardo con lo stesso intenso piacere Metropolis, The Searchers, Chicago o Avengers: Endgame.