Torna Letterature Festival Internazionale di Roma, il programma della XXI edizione
Torna Letterature Festival, fiore all’occhiello della programmazione culturale estiva della Capitale nell’ambito dell’Estate Romana. Cinque serate a luglio – il 12, 14, 18, 19 e 21 – nel magnifico scenario dello Stadio Palatino all’interno del Parco Archeologico del Colosseo

Torna Letterature Festival, fiore all’occhiello della programmazione culturale estiva della Capitale nell’ambito dell’Estate Romana. Cinque serate a luglio – il 12, 14, 18, 19 e 21 – nel magnifico scenario dello Stadio Palatino all’interno del Parco Archeologico del Colosseo.
Il programma è a cura di Simona Cives, responsabile della Casa delle Letterature delle Biblioteche di Roma, con il contributo di un comitato scientifico composto da protagonisti del panorama letterario come Paolo Di Paolo, Melania Mazzucco, Davide Orecchio, Igiaba Scego e Nadia Terranova. Regia e coordinamento artistico di Fabrizio Arcuri.
“Tempo nostro”, un omaggio a Marcel Proust
Il tema di questa ventunesima edizione, direttamente e fortemente legato al racconto del contemporaneo, è Tempo nostro. “Declinato da artisti e ospiti di fama internazionale”, affermano i curatori, “è uno sguardo al presente con occhi nuovi, è il desiderio di proiettarci verso il futuro con un cambio di prospettiva. Nell’anno del centenario della morte di Marcel Proust, Tempo nostro vuole essere un omaggio all’autore ma anche un invito a riappropriarci di ciò che abbiamo perduto”.
Gli eventi in programma
Il programma prevede letture di inediti e performance artistiche, in un dialogo tra le diverse forme espressive. Dialogo nel cui svolgersi gli autori proporranno nuove chiavi di lettura, confermando ancora una volta il legame tra letteratura e vita. Cinque serate, dunque, declinate in altrettante sotto-tracce tematiche: Relazioni, Identità, Futuro, Confini, Tempo. Programma in dettaglio, informazioni e approfondimenti nella pagina dedicata del portale di Culture Roma.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.