La violenza non è amore, il cuore ingabbiato di Anna Izzo a Fiumicino
Sarà presente ancora sino al 30 settembre 2022, presso la sede centrale del Comune di Fiumicino (lato Via Portuense), l’installazione scultorea La violenza non è amore di Anna Izzo: un cuore d’acciaio, rosso, simbolo di amore e vita, rinchiuso all’interno di una gabbia…

Sarà presente ancora sino al 30 settembre 2022, presso la sede centrale del Comune di Fiumicino (lato Via Portuense), l’installazione scultorea La violenza non è amore di Anna Izzo, accompagnata da un testo critico di Roberta Melasecca.
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Un cuore d’acciaio, rosso, simbolo di amore e vita, rinchiuso all’interno di una gabbia, primitivo strumento di tortura e morte
“Un cuore d’acciaio, rosso, simbolo di amore e vita, rinchiuso all’interno di una gabbia, primitivo strumento di tortura e morte, tra sbarre coperte di ruggine, trafitto e appeso ad un gancio: la scultura di Anna Izzo è un grido scomodo e stridente che si ode anche nel silenzio più assordante e da cui non è possibile distogliere lo sguardo. L’artista imprime segni dolorosi alla materia, la plasma conservandone la durezza e la resistenza, ne calibra le forme ampliandole a dimensioni innaturali, costringe alla rimozione di uno stereotipato processo di narrazione basato sull’inerzia, sull’indifferenza e su strategie di occultamento e minimizzazione della violenza.
Un inusuale luogo di riflessione sui meccanismi di scomposizione e ricostruzione delle identità
Genera, in tal modo, un inusuale luogo di riflessione sui meccanismi di scomposizione e ricostruzione delle identità, sempre in progressivo divenire e in continuo confronto/scontro nei ruoli e negli ambiti sociali ed economici. La violenza non è amore afferma e suggella, con la sua evidente e inevitabile presenza, non più lo spazio di un istante nel quale riconsiderare le proprie relazioni ma una rivoluzione di pensieri ed azioni, una chiave di accesso a delle diverse politiche attive sul territorio che esulano da rappresentazioni radicate nelle convenzioni socio-culturali di un passato conosciuto e di un presente in via di definizione.
Le gigantesche gabbie di Anna Izzo sono gabbie emozionali, comportamentali e relazionali
Le gigantesche gabbie di Anna Izzo, alte quattro metri, a partire dalla scultura La violenza è una gabbia presentata a Capri nel 2020, sono gabbie emozionali, comportamentali e relazionali che riflettono un ordine normativo che chiude e rinchiude corpi e menti: l’artista compie, dunque, un passo verso una de-costruzione e de-consacrazione di un sistema non solo più individuale e personale ma comunitario e collettivo nel quale nuovi saranno i linguaggi, gli immaginari, le raffigurazioni, le conoscenze di una restaurata cittadinanza.” (testo di Roberta Melasecca)
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.