Autunno 2022, le cinque grandi mostre in arrivo, da Van Gogh a Ernst
Max Ernst a Palazzo Reale di Milano, Robert Capa a Palazzo Roverella di Rovigo, Pisanello al Palazzo Ducale di Mantova, Escher al Museo degli Innocenti di Firenze, Van Gogh a Palazzo Bonaparte di Roma

Max Ernst – Milano – Palazzo Reale
Per la prima retrospettiva in Italia dedicata a Max Ernst, Palazzo Reale, a Milano,Oltre 400 sono le opere tra dipinti, sculture, disegni, collages, gioielli e libri illustrati provenienti da musei, fondazioni e collezioni private, in Italia e all’estero. Dal 4 ottobre 2022 al 26 febbraio 2023.
Semplicemente Robert Capa – Rovigo – Palazzo Roverella
Una retrospettiva forte di circa 130 fotografie selezionate dagli archivi dell’agenzia Magnum Photos in una combinazione di scatti emblematici dell’opera di Capa e immagini apparse più raramente, che verranno sviluppate appositamente per l’esposizione. Dall’8 ottobre 2022 al 26 febbraio 2023.
Pisanello. Il tumulto del mondo – Mantova – Palazzo Ducale
Un’esposizione e un nuovo allestimento della Sala dedicata a uno dei più illustri esponenti del gotico internazionale in Italia. Grazie al progetto, le pitture, strappate e ricollocate oltre cinquant’anni fa, avranno nuova leggibilità grazie a un nuovo sistema di illuminazione e a una pedana sopraelevata. Dal 7 ottobre 2022.
Escher – Firenze – Museo degli Innocenti
A partire da ottobre Escher, l’incisore più amato del XX secolo, che considerava lo stupore “il sale della terra”, trasformerà il museo fiorentino in un teatro di visioni pronte a stupire spettatori di generazioni e sensibilità diverse.
Van Gogh – Roma – Palazzo Bonaparte
La mostra di Roma, attraverso 60 opere e tante testimonianze biografiche, ricostruisce la vicenda umana ed artistica di Van Gogh, per celebrarne la grandezza universale. Dall’8 ottobre 2022 al 26 marzo 2023.
La rubrica delle “5 mostre” è anche su Pinkitalia.it e sul quindicinale Ora, editore Adwin Srl
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.