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Across the universe, la nuova mostra di Andrea Caronia

Dal 10 al 24 settembre, presso Arte Borgo Gallery di Roma, la nuova mostra personale di Andrea Caronia dal titolo Across the universe, a cura di Gianni Maiellaro e Giorgio Vulcano

Dal 10 al 24 settembre, presso Arte Borgo Gallery di Roma, la nuova mostra personale di Andrea Caronia dal titolo Across the universe, a cura di Gianni Maiellaro e Giorgio Vulcano.

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Le opere in mostra

Andrea Caronia, scrive Giorgio Vulcano, è un artista che ha saputo cogliere dai suoi studi una lezione di vita, imprimendo un modus operandi fuso di correnti e storia, che infrange lo specchio della mimesi ed accoglie gli aspetti più significativi e contemporanei, slegandosi da ciò che è rappresentabile convenzionalmente. Attraverso le forze sublimatorie ed espressive del colore, a tratti quasi irriverenti, il giovane artista romano ci invita ad entrare in un racconto libero che rivela le inquietudini dell’Io e le imprevedibili vibrazioni dell’inconscio.

Le sue sono opere astratte che hanno in sé l’energia di mutare la tessitura superficiale, sulla quale si espandono stratificazioni di colore, sgocciolature, larghe campiture chiaroscurali e altre operazioni segniche, che infondono una magnetica sovrapposizione concettuale e sembrano prolungarsi al di fuori del piano di rappresentazione, con una vibrante somma di trasparenze.

L’artista romano presenta una nuova serie, X- Ray Series

L’artista romano predilige il medium acrilico, smalti e una tecnica mista su tela, per ottenere suggestive superfici di colore vibrante, attraverso energiche pennellate e spatolate dal forte valore liberatorio. Inoltre in questa sua importante personale presenta una nuova serie X- RAY SERIES. Si tratta di soggetti “fantasmatici” che per certi versi richiamano forme e contenuti di natura surrealista. Non sembrano però riferirsi espressamente ai Rayogrammi di Man Ray, ovvero le celebri immagini a contatto, ottenute appoggiando gli oggetti su materiale sensibile.

Ma ciò che le accomuna è certamente l’idea di realizzare soggetti e composizioni ambivalenti, partendo proprio dalle immagini del corpo umano (strutture ossee in particolare), impressionate sulla pellicola attraverso radiazioni ionizzanti o comunemente chiamate Raggi X. Le opere rappresentano una metafora dell’arte come energia attiva e d’infinita possibilità di creazione e interpretazione.

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