Pantheon, si ipotizza l’introduzione di un biglietto d’ingresso
“Accolgo molto favorevolmente l’apertura del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, a ragionare insieme sull’ipotesi di introdurre un biglietto d’ingresso al Pantheon, il sito museale più visitato in Italia nel 2019, ultimo anno pre pandemia, con 9 milioni 300 mila persone”, dichiara il Ministro Sangiuliano

“Accolgo molto favorevolmente l’apertura del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, a ragionare insieme sull’ipotesi di introdurre un biglietto d’ingresso al Pantheon, il sito museale più visitato in Italia nel 2019, ultimo anno pre pandemia, con 9 milioni 300 mila persone. Un accordo del 2016 con la Diocesi di Roma, fatto dal mio predecessore, aveva previsto l’introduzione di un biglietto d’ingresso di soli 2 euro, nel pieno rispetto delle funzioni di culto del luogo. Accordo che non è mai stato attuato”. Lo dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
“Da noi il prezzo del biglietto sarà molto inferiore”
“Guardiamo anche a quanto accade nel resto d’Europa: in Francia per visitare il Musée de l’Armée, Invalides e Tomba di Napoleone si pagano 14 euro, in Inghilterra l’ingresso a Westminster Abbey, dove sono sepolti i reali britannici, costa 25 euro, mentre a Roskilde, per visitare la cattedrale con le tombe dei re danesi, si spendono 60 corone, circa 8 euro – sottolinea il Ministro – Da noi il prezzo del biglietto sarà molto inferiore. Ovviamente, potranno essere esentati i cittadini romani e, come già avviene per tutti i musei, i giovani europei fino a 18 anni, i disabili e i loro accompagnatori, le scolaresche, i docenti e le guide turistiche”.
“Potranno essere esentati i cittadini romani e i giovani europei fino a 18 anni”
“Siamo in ogni caso aperti a qualsiasi soluzione da definire con il Comune di Roma. Ci auguriamo si possa ragionare insieme per rendere al più presto operativo questo accordo, considerato anche che le risorse andrebbero destinate alla cura del Pantheon stesso e a quella dell’intera piazza”, conclude Sangiuliano.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.