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“Non mi troverai”, il racconto fotografico di Anton Giulio Onofri a Pastificio Cerere

C’è tempo sino a martedì 31 gennaio 2023 per la mostra “Non mi troverai”, presso la Fondazione Pastificio Cerere, con il racconto fotografico di Anton Giulio Onofri accompagnato da un intervento di Gian Maria Tosatti

C’è tempo sino a martedì 31 gennaio 2023 per la mostra “Non mi troverai”, presso la Fondazione Pastificio Cerere, con il racconto fotografico di Anton Giulio Onofri accompagnato da un intervento di Gian Maria Tosatti, a cura di Saverio Verini. 

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Le opere in mostra

La mostra propone le 24 immagini della serie fotografica Casa di Gian Maria a Napoli (2020) che, abbinata a una corrispondenza epistolare tra il fotografo e l’artista, traccia un ritratto in absentia di Gian Maria Tosatti, attraverso un’esplorazione singolare e poetica del suo spazio domestico.

Nell’autunno 2020, tra una quarantena e l’altra, Anton Giulio Onofri è passato un paio di volte per Napoli, invitato a sostare in casa di Gian Maria Tosatti, cui è legato da un sodalizio intellettuale che dura da più di 12 anni. Ma in quei mesi l’artista andava e veniva senza preavviso dall’Ucraina, dove, a Odessa, stava allestendo un episodio del suo progetto Il mio cuore è vuoto come uno specchio, perciò i due non sono riusciti a incontrarsi. Onofri ha, così, approfittato dell’occasione per aggirarsi tra le stanze dell’appartamento, alla ricerca delle tracce dell’amico.

Il suo rapporto con Gian Maria Tosatti e Napoli

Opere in lavorazione nello studio o appese alle pareti, una fitta libreria, apparecchiature obsolete, fiori e piante, attrezzi, le stoviglie in cucina, gli amati gatti: il suo obiettivo fotografico ha indagato ogni dettaglio per individuare le inquietudini di Tosatti nel cruciale passaggio dei suoi 40 anni, ma anche per restituire l’intensità magnetica delle sue opere sullo sfondo di una Napoli costantemente “nell’aria”. Dalle foto è poi scaturito tra i due amici un dialogo intimo, quasi una confessione, che ha trovato voce in un breve scambio epistolare, dove emergono i molteplici riferimenti letterari, artistici e cinematografici ad ampio raggio condivisi da entrambi: una convergenza di interessi che è anche, e soprattutto, un incontro tra due sensibilità.

Chi è Anton Giulio Onofri

Anton Giulio Onofri è nato a Roma nel 1959. Fotografo, autore, regista e conduttore di alcune trasmissioni televisive culturali degli anni ’90 su Rai e Mediaset, ha collaborato come fotografo e videasta con la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma; su Sky Classica HD conduce La Classica Domanda, scrive di cinema e scatta fotografie con la sua Leica M10. Nel 2013 ha pubblicato il romanzo Lo splendore e la scimmia (edito da Lantana), nel 2019 La prima estate e altri racconti (Corrimano), nel 2021 Roma città chiusa (Timìa), racconto fotografico della Roma deserta durante il lockdown del marzo-maggio 2020, e A casa di Hans (Timìa), un volume che raccoglie le sue foto della Villa nei Castelli Romani del compositore Hans Werner Henze.

Nel 2022 ha pubblicato, di nuovo con Corrimano, il pamphlet Io e Pasolini. Tra le mostre: PU.Ra Pesaro-Urbino Razionalista, Pesaro, Musei Civici, giugno-dicembre 2022; Roma città chiusa, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, marzo-giugno 2021; Ritratto di famiglia (collettiva), Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, giugno-settembre 2019; In ascolto, Palermo, Magneti Cowork, giugno 2018  

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