Lavorare nella cultura non paga: 1 su 2 guadagna meno di 10mila euro all’anno
Che si tratti di lavoratori dipendenti o autonomi, la gran parte degli addetti nel settore della cultura guadagna spesso meno di 8 euro l’ora. Ma è molto basso anche il reddito annuale: il 50,37% guadagna meno di 10mila euro all’anno…

Che si tratti di lavoratori dipendenti o autonomi, la gran parte degli addetti nel settore della cultura guadagna spesso meno di 8 euro l’ora. Tra i lavoratori dipendenti la quota è addirittura del 70% (68,93%) mentre tra i freelance, e in genere tra gli autonomi, la percentuale di quanti guadagnano questa cifra scende al 40,2%. Ma c’è anche chi guadagna meno di 4 euro l’ora (il 5,7%) e chi (13,7%) si vede riconosciuta una paga oraria netta tra il 4 e i 6 euro. A rivelarlo è un’indagine condotta dall’associazione ‘Mi Riconosci’, che ha intervistato un campione di 2526 persone.
Le donne e i disoccupati
L’indagine mostra che la maggior parte dei partecipanti sono donne, per lo più giovani (il 63,57% degli intervistati ha tra i 26 e i 39 anni), con un livello di istruzione alto: tranne un 10% circa di lavoratori che sono solo diplomati, tutti gli altri hanno almeno una laurea, se non un master o un dottorato. Nel campione i disoccupati sono il 15,50% del totale: per il 64,6% tale condizione è legata a situazioni lavorative difficili, ambienti ostili, salari bassi, mancanza di tutele, di prospettive e di stabilità. Tra gli occupati il 68,70% è dipendente, il restante è autonomo e lavora con partita IVA o prestazione occasionale pagata con ritenuta d’acconto. Il 21,88% lavora nella pubblica amministrazione e il 75,47% presso privati. E’ alta in ogni caso la quota di quanti hanno più di una occupazione: un terzo del campione tra i dipendenti e il 60,43% degli autonomi ha più di due collaborazioni. Il contratto di settore, d’altra parte, è applicato solo nel 6% dei casi.
Il reddito annuale
Oltre alla ridotta paga oraria netta, è molto basso anche il reddito annuale: il 50,37% guadagna meno di 10.000 euro all’anno (55,88% tra gli autonomi) e il 72,28% guadagna meno di 15.000 euro all’anno. Di tutto il campione solo il 13,10% ritiene che la sua retribuzione gli sia sufficiente “per vivere autonomamente”. Infine, last but not least, su un totale di 2487 risposte, il 39,97% afferma di aver subito mobbing o di essere stata vittima di atteggiamenti intimidatori o punitivi.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.