La bigiotteria della Terra, gli ultimi tre anni di Luigi Presicce al Contemporary Cluster
Dal 27 gennaio 2023 all’11 marzo 2023, presso la galleria Contemporary Cluster, la mostra personale dell’artista Luigi Presicce “La bigiotteria della Terra – Luigi Presicce, gli ultimi tre anni”…

Dal 27 gennaio 2023 all’11 marzo 2023, presso la galleria romana Contemporary Cluster, la mostra personale dell’artista Luigi Presicce, intitolata “La bigiotteria della Terra – Luigi Presicce, gli ultimi tre anni”.
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Le opere in mostra
La bigiotteria della Terra è una sorta di riassunto, la sintesi di tre anni, a dir poco particolari, della ricerca di Luigi Presicce. Il titolo è stato raccolto dalla strada, per la precisione dal farfugliare, ad alta voce, di un senzatetto. La materia di questo farfugliare è specificatamente dissonante come il dialogo sempre aperto dell’autore con la pittura e con altri mezzi più e meno utilizzati come la ceramica.
Le opere che vanno dal 2020 al 2022
Presicce in questa esposizione, con opere che vanno dal 2020 al 2022, rimarca il suo essere pittore, la sua predilezione al pittorico (una questione di sguardo) e al fare manuale che da sempre lo accompagna. La figura umana è ancora il suo campo di indagine, sia che si tratti di ritratti simbolici come i suoi tableau vivant, sia di questo ultimo ciclo di opere pittoriche dalle tinte fluo o le recenti ceramiche di stampo tradizionale. L’autore ha concepito queste opere in anni pieni di incertezza, sottoposti a una mortificante pandemia che non ha mancato di influenzare lo sguardo su molti aspetti della sua ricerca.
I dettagli e le differenze
Nel corso di questi tre anni Presicce ha modificato le sue figure per raggiungere dei codici pittorici ben definiti: mentre peró la peluria corporea è pressoché sparita, si notano ancora mani e piedi simili tra loro e ogni dito nello specifico, ha una colorazione sempre uguale. I tratti somatici tendono sempre più ad una crescente rivoluzione estetica in corso.
Lunghi nasi appuntiti e ricurvi verso l’alto, fanno compagnia sulla faccia a menti pronunciati, grandi labbra e zigomi sporgenti, poi ancora ad acconciature impossibili, folte e rigonfie che si stagliano sulla fonte a proteggere escrescenze coralline. Gli stessi dettagli li ritroviamo sia nelle pitture, quasi sempre di piccolo formato, nei disegni fatti con la matita turchese, nei pastelli, negli inchiostri (rossi), fino ad arrivare alle ultime ceramiche.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.