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“Nomade”, la mostra di Alessandro Pizzo alla Galleria Vittoria di Roma

Dal 10 al 25 maggio Galleria Vittoria a Via Margutta 103 a Roma, ospita la personale di Alessandro Pizzo “Nomade”. Il percorso espositivo è una selezione di circa 25 opere delle serie “Strade” e “Strade con lamiera”…

Dal 10 al 25 maggio Galleria Vittoria a Via Margutta 103 a Roma, ospita la personale di Alessandro Pizzo “Nomade” a cura di Tiziano M. Todi. Il percorso espositivo è una selezione di circa 25 opere delle serie “Strade” e “Strade con lamiera”, le prime narrano i luoghi visitati dall’artista, le seconde i mezzi che ha utilizzato nei suoi spostamenti.

Le opere in mostra

Iniziata da Alessandro Pizzo nel 2012, la ricerca artistica nasce dall’esigenza di raccontare attraverso un diario su tela, senza riferimenti precisi, i viaggi intrapresi che, come lo stesso, dichiara “ho sempre viaggiato, fin da bambino, chi si trova di fronte ai miei dipinti può immaginarmi nel mondo ma può rivedere sé stesso, ovunque”. Le tele raccontano viaggi intrapresi in Europa, America del Nord, America Centrale, America del Sud, Africa del Nord, Africa del Sud, Asia e Oceania.

Lo smalto e il rosso

Per creare queste memorie Pizzo utilizza lo smalto, un materiale liquido che sulla tela per l’artista rende il movimento e rappresenta i ricordi che, con il passare del tempo, diventano veloci, a volte queste pagine di diario sono macchiate di rosso o sono incorniciate, “il rosso ricorda le persone che ho incontrato” rivela l’artista “le cornici ricordano viaggi che non potranno più essere, dunque strade chiuse”.

Nomade, il testo del curatore Tiziano M. Todi: “Storie di viaggi, programmati o improvvisati, all’insegna della libertà. Dalle strade nostrane a quelle di tutto il mondo. Alessandro Pizzo ci accoglie nel suo universo attraverso il progetto Strade/Lamiere che, nel 2012, raccoglie i luoghi e le esperienze vissute in tutti quei viaggi, fatti fin da bambino. Un modo per condividere quello che Pizzo, con il suo sguardo, ha affrontato in un viaggio esistenziale alla scoperta di se stesso, facendone una metafora pittorica che gli permette di impressionare sulla tela racconti che scandagliano la natura della sua esistenza.

La serie diventa come un filo invisibile che avvolge e unisce le persone che hanno incrociato il suo cammino, ricordate con un’impronta rossa sulla tela. Che siano grandi o piccole, le opere di questa serie vogliono raccontare, come un diario di bordo, la meta ma soprattutto il viaggio, reso possibile dai diversi mezzi utilizzati che sono rappresentati dalle lamiere. Artista d’indole Nomade e dal pensiero trasversale, traduce viaggi e sentimenti in opere d’arte. Non firma sul fronte per non costringere chi osserva a fruire di un unico verso permettendo così la condivisione dei ricordi. Sono strade di ieri, di oggi, di domani. Sono strade sue e di chi le vorrà percorrere.

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