“Sembra vivo!”, la nuova mostra in arrivo di Palazzo Bonaparte
Last Updated on 18/05/2023
Sembra vivo!, dal 26 maggio all’8 ottobre 2023, a Palazzo Bonaparte di Roma, è una mostra tra verità e finzione dove vengono esposte le sculture iper-realiste dei più grandi artisti contemporanei

Sembra vivo!, dal 26 maggio all’8 ottobre 2023, a Palazzo Bonaparte di Roma, è una mostra tra verità e finzione dove vengono esposte le sculture iper-realiste dei più grandi artisti contemporanei in un viaggio al confine tra arte e spettacolo. Prodotta da Arthemisia, sono esposte 43 mega-installazioni dei più grandi artisti contemporanei. Le sculture sono impressionanti, è difficile distinguere un corpo vero da un’opera d’arte tanto i dettagli sono realistici, fin nei minimi dettagli.
Le opere in mostra
Gli artisti esposti, 29 in tutto, sono i più importanti protagonisti a livello internazionale: da Maurizio Cattelan (presente con opere iconiche quali i piccioni dell’installazione “Ghosts” o la famosa banana, meglio detta “Comedian”) a Ron Muech che espone anche una gigantesca testa di uomo “Dark Place”, fino a George Segal, Carole Feuerman, Duane Hanson e molti altri ancora.
Una mostra che provoca, interroga e riunisce gli artisti che più di tanti altri hanno fatto discutere: cosa ha portato le sculture iperrealiste a creare un cortocircuito nella mente dei visitatori? Sappiamo che non sono reali, eppure quella pelle, i capelli, le barbe, le dita ci dicono il contrario. I corpi nudi ci scandalizzano, gli occhi ci ipnotizzano e quelle dimensioni a volte perfettamente in scala e a volte sbagliate ci confondono: Sembra vivo! Lo è davvero?
La mostra è ideata dall’Institut für Kulturaustausch, Germany, curata da Maximilian Letze in collaborazione con Nicolas Ballario ed è prodotta e organizzata da Arthemisia che, ancora una volta e dopo il grande successo delle mostre dedicate a Jago e a Leandro Erlich, propone progetti nuovi e visionari sulla scena dell’arte contemporanea in Italia.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.