Al Museo delle Civiltà vita e opere dell’artista e attivista Bertina Lopes
Dal 6 giugno 2023, sino al 5 novembre 2023, al Museo delle Civiltà la prima mostra che ricostruisce lo spazio di vita e di lavoro, al contempo privato e pubblico, dell’artista e attivista Bertina Lopes

Con il titolo di Museo delle Opacità, il 6 giugno 2023 il Museo delle Civiltà presenta il nuovo capitolo dedicato al riallestimento in corso delle collezioni e delle narrazioni museali: un nucleo di opere e documenti dalle collezioni dell’ex Museo Coloniale di Roma, entrate a far parte delle collezioni del Museo delle Civiltà nel 2017 e in corso di ri-catalogazione, vengono messe in dialogo con opere contemporanee che comprendono anche nuove acquisizioni rese possibili dal bando PAC-Piano per l’arte contemporanea del Ministero della cultura e nuove produzioni realizzate attraverso processi di residenza nel contesto di Taking Care-Ethnographic and World Cultures Museums as Spaces of Care, co-finanziato dal programma Creative Europe dell’Unione Europea.
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La mostra dell’artista e attivista Bertina Lopes
Dal 6 giugno 2023, sino al 5 novembre 2023, al Museo delle Civiltà la prima mostra che ricostruisce lo spazio di vita e di lavoro, al contempo privato e pubblico, dell’artista e attivista Bertina Lopes (Lourenço Marques, attuale Maputo,1924-Roma, 2012). In occasione della mostra la casa e lo studio romani di Lopes, in Via XX Settembre 98, saranno per la prima voltaoggetto di unaricostruzione parziale, resa possibile da un’estensiva documentazione fotografica realizzata dal fotografo Giorgio Benni e commissionata dal Museo delle Civiltà. Insieme ad una selezione di dipinti e disegni sono esposti in mostra anche libri, immagini fotografiche e strumenti di lavoro.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.