Lucrina Fetti, il suo ritratto di Eleonora Gonzaga in mostra ai Musei Capitolini
L’opera, di proprietà dell’Accademia Nazionale Virgiliana, è in mostra nella Pinacoteca dei Musei Capitolini, all’interno della Sala VI, e rappresenta una delle tele più interessanti dell’artista

In mostra ai Musei Capitolini Lucrina Fetti, una pittrice romana alla corte di Mantova: Ritratto di Eleonora Gonzaga (1622). L’importante dipinto è esposto nella Pinacoteca con presentazione al pubblico e visita guidata giovedì 8 giugno ore 18.00.
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Le opere in mostra
Giunge a Roma per la prima volta, grazie ad un accordo tra la Sovrintendenza Capitolina – Direzione Musei Civici, la Fondazione Palazzo Te e il Museo di Palazzo Ducale di Mantova, il dipinto “Ritratto di Eleonora Gonzaga” (1622), l’unico ritratto firmato e datato di Lucrina Fetti. L’opera, di proprietà dell’Accademia Nazionale Virgiliana, è in mostra nella Pinacoteca dei Musei Capitolini. Esattamente all’interno della Sala VI dedicata alla pittura bolognese e dell’Italia settentrionale. L’opera rappresenta una delle tele più interessanti dell’artista anche per il contributo che fornisce alla ricostruzione della presenza delle artiste donne a Roma tra XVI e XIX secolo.
Analisi dell’opera
L’opera esposta ritrae Eleonora Gonzaga, figlia minore del duca Vincenzo e di Eleonora de’ Medici, cresciuta nel convento delle orsoline dalla zia Margherita fino al matrimonio con l’imperatore Ferdinando d’Asburgo nel 1622. Un ritratto importante, eseguito in occasione delle nozze della giovane, che la ritrae in vesti maestose, consone al ruolo che andava a rivestire alla corte di Vienna. Eleonora indossa un abito sontuoso di broccato intessuto di fili d’oro e ornato da pizzi, abilmente realizzato dall’artista. Sulla sinistra del corsetto appare un pendente con il monogramma asburgico . Sul tavolo la corona imperiale e una lettera su cui si legge “alla Sacra Maestà dell’Imperatrice Gonzaga”.
Le pittrici della Pinacoteca
Sia pur temporaneamente, il dipinto incrementa la presenza di artiste nel percorso della Pinacoteca. Le altre due pittrici sono la genovese Maria Luisa Raggi, attiva tra fine XVIII e l’inizio del XX secolo, e la romana Maria Felice Tibaldi Subleyras, moglie del più noto Pierre.
Chi è Lucrina Fetti
Nata a Roma con il nome di Giustina intorno al 1589, Lucrina Fetti impara a dipingere in famiglia con il più noto fratello Domenico. Come altre artiste della sua epoca, viene destinata a una vita monacale e la sua produzione artistica, ritratti e scene religiose, è stata quasi totalmente interna al convento di Sant’Orsola a Mantova. Qui si trasferisce nel 1614 al seguito di Domenico, chiamato da Ferdinando Gonzaga come pittore di corte. Questo convento rappresentava all’epoca una delle corti femminili più raffinate d’Europa.
Fondato nel 1599 da Margherita Gonzaga, sorella di Ferdinando IV e vedova di Alfonso d’Este, divenne luogo di istruzione e ritrovo culturale per le giovani principesse Gonzaga e le nobili cittadine. Margherita, amante dell’arte, lo fece decorare con affreschi e dipinti. E Lucrina divenne la principale artista di quella che era considerata la “corte” parallela del potere gonzaghesco.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.