Pellicola d’oro 2023, la XIII edizione sbarca a via Veneto
La tredicesima edizione del premio ‘La Pellicola d’Oro’, dedicato ai migliori tecnici e artigiani del cinema e delle serie tv italiane dello spettacolo, si svolgerà il 24 giugno alle 20.30 in via Veneto. Tra i premiati, Nancy Brilli, Christian De Sica ed Eleonora Giorgi

La tredicesima edizione del premio ‘La Pellicola d’Oro’, dedicato ai migliori tecnici e artigiani del cinema e delle serie tv italiane dello spettacolo, si svolgerà il 24 giugno alle 20.30 in via Veneto con alle spalle la splendida Porta Pinciana e sarà condotta da Sabina Stilo. La serata-evento avrà come protagonisti gli artisti e i tecnici votati da una giuria composta da 260 professionisti del mondo del cinema e della fiction.
I premiati e i riconoscimenti ai fotografi
Accanto alle cinquine dei finalisti delle diverse categorie, i cui nomi saranno svelati nel corso della serata, saranno assegnati anche speciali premi alla carriera. Quest’anno i premiati sono: Nancy Brilli, Christian De Sica, Eleonora Giorgi. Inoltre, verrà dato un riconoscimento per la loro attività artistica negli anni ’60 in via Veneto anche ai fotografi: Rino Barillari, Marco Geppetti e Maurizio Riccardi.
Omaggio alle maestranze italiane presenti all’estero
Per la prima volta quest’anno il Premio renderà omaggio alle maestranze italiane presenti all’estero grazie alla collaborazione con il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana e Rai Italia.
Presenti alla cerimonia di presentazione del premio, l’assessore capitolino Grandi Eventi, Alessandro Onorato, il presidente della Commissione Capitolina Permanente, Turismo, Moda e Relazioni Internazionali, Mariano Angelucci, il presidente VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Federico Mollicone, il direttore artistico de ‘La pellicola d’oro’, Enzo De Camillis, la presidente dell’associazione Via Veneto, Elisabetta Calò e il presidente della Fitel Giuseppe Spadaro.
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Di origini salentine, trasferito a Roma per motivi di studio. Ho imparato a leggere a 2-3 anni. Per scrivere ho dovuto aspettare i 4. Da allora non mi sono più fermato. La scrittura è la mia vita, la mia conoscenza, la mia memoria. Nonché il mio lavoro. Che mi aiuta a crescere ed imparare. Per non sentirmi mai arrivato, per essere sempre affamato di conoscenza.